Tappa 2

L’anello della pietra di Bismantova (Castelnovo Ne’ Monti)

Piazzale Dante
appenninoreggiano.it/it/scheda/pietra-di-bismantova-storia-e-paesaggio
Il singolare fascino di Bismantova può essere facilmente scoperto da chi si incammina lungo l’Anello della Pietra, bell’itinerario escursionistico che in un paio d’ore, e con un dislivello modesto, permette di compiere l’intero giro della rupe e di toccarne la cima. Dal centro di Castelnovo ne’Monti si imbocca la SP 108 e dopo il cimitero si prosegue fino alla SP 26 fino a raggiungere il parcheggio di Piazzale Dante (880 m) da qui, si sale in pochi minuti al sagrato della Chiesa dell’Eremo, incastonata ai piedi della strapiombante parete meridionale e ombreggiata da un monumentale acero montano. L’edificio religioso, costruito in forma di Oratorio all’inizio del XV secolo sul luogo di un più antico sacello eremitico, è stato profondamente trasformato nel corso dei secoli e oggi appare nella foggia neoromanica conferita dagli importanti lavori della metà del secolo scorso. Sul lato sinistro del piazzale (guardando la parete) ha inizio il sentiero CAI 697, che si segue per tutto l’itinerario. Si costeggiano le pareti all’ombra del bosco fino a una breve rampa che risale un intaglio nella parete, chiave di accesso al pianoro sommitale, in passato adibito al pascolo e quindi privo di alberi. Oggi invece boschetti di carpini e noccioli si alternano ai prati fino al ciglio meridionale della Pietra (1040 m circa), straordinario balcone rivolto verso le foreste e le dorsali erbose dell’Appennino; più vicino, ai piedi delle pareti, il paesaggio è invece disegnato in una campagna pingue e ben tenuta, con i minuscoli borghi dispersi fra il verde dei prati – indispensabili nell’economia del Parmigiano Reggiano –, le macchie cupe dei boschi e le siepi che seguono il corso sinuoso dei fossi. Contornando l’orlo del pianoro fra belle lastre di roccia nuda si hanno fantastiche vedute sulle pareti, quindi si incontra la storica mulattiera, a tratti scavata nella roccia, che fu il principale accesso alla Pietra fin dall’alto Medioevo, quando una fortezza bizantina presidiava il territorio durante le lunghissime guerre con i Longobardi. In breve si scende aggirando l’estremità nordorientale degli affioramenti rocciosi, in una zona cosparsa di blocchi di antiche frane, raggiungendo Campo Pianelli, modesto pianoro dove gli scavi archeologici iniziati nella seconda metà dell’Ottocento hanno portato alla luce reperti dell’Età del Bronzo e una necropoli dell’Età del Ferro. Il sentiero ora corre, a debita distanza, ai piedi della Pietra, con belle vedute sulle pareti, che diventano via via più alte e strapiombanti. Il bosco si alterna ai prati e ai massi della grande frana di Fontanacornia, dove agli scalatori sono offerte innumerevoli possibilità di brevi e difficili arrampicate, fino a che si incrocia una larga mulattiera che in pochi minuti di cammino conduce alla Foresteria San Benedetto, ai margini di una bella radura e a poche decine di metri dal parcheggio di Piazzale Dante.

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