Tappa 1

Castelnovo Ne’ Monti

IAT DELL'UNIONE MONTANA DEI COMUNI DELL'APPENNINO REGGIANO
Via Franceschini 1/A
appenninoreggiano.it
Castelnovo ne’ Monti è da lungo tempo il capoluogo della montagna reggiana grazie alla sua posizione strategica ai piedi della Pietra di Bismantova e all’incrocio delle vie che risalivano dalla pianura emiliana verso il Passo dell’Ospedalaccio, vicino all’odierno Valico del Cerreto. La zona è popolata da tempi antichissimi, come è testimoniato dai numerosi ritrovamenti dei dintorni, ma soltanto dopo l’anno Mille si venne a formare un vero borgo fortificato, identificato dagli storici nella Corte di Villola, che nella seconda metà dell’XI secolo venne affiancato, per volere di Matilde di Canossa, dal Castrum Novum da cui l’odierno paese prese il nome. L’abitato moderno è disteso in una conca quasi pianeggiante ai piedi di tre colli ricoperti da pinete artificiali del secolo scorso, sulla larga dorsale che separa le valli dei fiumi Enza e Secchia, ed è stato quasi completamente ricostruito nel secondo dopoguerra. L’edificio antico di maggior rilievo è la Pieve di Campiliola, posta su una collina ai margini settentrionali del paese, detta anche “di Bismantova” perché si ritiene che la costruzione originaria sorgesse sul pianoro sommitale, al riparo dalle turbolenze medievali. Già nel 980 la plebem de Bismanto era la più importante dell’Appennino Reggiano e successive donazioni e privilegi concessi da vescovi e imperatori ne ampliarono i beni e il prestigio, cosicché alla metà del XIII secolo, quando l’edificio si trovava già sicuramente nella posizione attuale, la Pieve possedeva terre in sessanta località e aveva autorità su una ventina di Chiese, raddoppiate di numero nei due secoli successivi. Nel Seicento le forme romaniche dell’antica costruzione furono modificate secondo i gusti barocchi dell’epoca, e anche in seguito vi furono ricostruzioni e rimaneggiamenti fino ai lavori della seconda metà del secolo scorso che riportarono la facciata, liturgicamente orientata a ponente, a forme sobriamente romaniche.

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