Tappa 4

Lomello

COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA MARIA MAGGIORE
Pro Loco Lomello
Piazza Repubblica 1
www.portamialomello.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

CASTELLO
Pro Loco Lomello
Piazza Repubblica 1
www.portamialomello.it
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Oggi piccolo villaggio della Pianura Padana, in epoca longobarda Lomello fu importante centro politico e commerciale, strategicamente ubicato lungo la via che conduceva in Francia. Non deve quindi sorprendere se proprio in questo luogo sorge un imponente complesso religioso di grande valore architettonico, composto dal Battistero di San Giovanni ad Fontes e dalla basilica di Santa Maria Maggiore. Il prezioso Battistero a forma di croce con absidi semicircolari e rettangolari e un tiburio ottagonale è datato dagli studiosi fra il V e l’VIII secolo. All’interno l’antica vasca battesimale policroma di forma esagonale fu utilizzata dai Longobardi per il battesimo a immersione sino alla metà del VII secolo, poi sostituito dal rito per aspersione come attesta il pozzetto inserito nella vasca. Di epoca successiva l'attigua basilica romanica, costruita sul finire dell’XI secolo sul sito di un precedente tempio paleocristiano in cui, secondo la tradizione, fu celebrato il matrimonio tra Teodolinda e Agilulfo. A un terremoto che nel 1117 distrusse le prime tre campate della chiesa si devono l’arretramento della facciata e gli affascinanti ruderi ad arcate che fungono oggi da grandioso atrio a cielo aperto. Del suo florido passato di capitale medievale della Lomellina, Lomello conserva anche il Castello, eretto nel X secolo, che però è nella veste quattrocentesca conferitagli dai conti Crivelli, feudatari della zona, che oggi di presenta su un piccolo rilievo al centro del paese. Sede del Municipio, conserva due sale affrescate nel 1565, per volontà del cardinale Alessandro Crivelli, da un probabile pittore fiammingo. Nella prima si osservano l’“Almanacco dei Venti e dei Segni dello Zodiaco” e i lavori agricoli nel “Ciclo dei Mesi”; sul soffitto e sulle pareti della seconda sala sono raffigurati il “Paradiso dantesco” e le “Storie della vita di Santa Caterina”. Visibili anche frammenti di mosaici pavimentali di epoca romana (II-III secolo) rinvenuti in scavi archeologici nei dintorni.

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