Tappa 1

Quadraro

Un rione che della Resistenza ha fatto la sua bandiera. Nella Roma occupata il Quadraro si è reso inespugnabile. Ecco perché Herbert Kappler, comandante della Gestapo, lo definì un “nido di vespe”. Fino al rastrellamento dell’aprile del ’44, quando oltre novecento abitanti del quartiere vennero deportati in Germania. È questa storia di ribellione e resistenza che Lucamaleonte ha voluto raccontare sul muro di via Monte del Grano. Vespe intente a proteggere il loro nido, fatto di un reticolo di esagoni sul quale campeggia la scritta “You are now entering Free Quadraro”, un appunto per ricordare che si sta entrando in un quartiere libero. L’opera di Lucamaleonte è una tra le tante del progetto site e community-specific MURo, nato nel 2010 da un’idea dell’artista David Diavù Vecchiato. Da allora il Quadraro (primo rione a beneficiare del progetto poi allargatosi a tutta la città) si è riempito di colore, ospitando oltre 20 opere murali contemporanee perfettamente integrate nel tessuto sociale, eseguite dai maggiori esponenti della street art mondiale. In via dei Lentuli, Art pollinates Quadraro, frutto di Diavù, è un po’ il manifesto di MURo, un ovulo cartoon attorno a cui fluttuano spermatozoi pronti a fecondare di creatività il Quadraro. Lo stesso artista ha firmato nel 2018 anche il murales dedicato a Sisto Quaranta, uno dei sopravvissuti al rastrellamento del ’44 scomparso nel 2017. A celebrare ancora la ribellione del quartiere, in largo dei Quintili appare The Buckingham Warrior (for Q44) di Gary Baseman. In via dei Pisoni, due delle figure più note di Ron English, uno dei fondatori e più apprezzati street artist del pop surrealism: Temper Tot, il baby Hulk, e Mousemask Murphy.

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO