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Campania

Sannio. Orme del passato

Itinerario

Sannio. Orme del passato

in collaborazione con Touring Club Italiano
Percorrendo il territorio dell’antico Sannio si può davvero entrare in contatto con la storia. A Montesarchio si visita il castello, in cui è allestito il Museo Archeologico del Sannio Caudino: tra i preziosi reperti preistorici, sannitici e romani, si respira il passato di questa terra così antica, mentre dalla torre si gode di una vista spettacolare sui monti. Presso il vicino valico delle Forche Caudine si scopre il luogo della famosa sconfitta romana del 321 a.C., contrassegnato da una targa che ricorda la terribile battaglia, e si passeggia in quello che oggi è un pacifico parco. Si giunge poi al suggestivo borgo di Sant’Agata de’ Goti, con le sue quinte di case affacciate su un canyon. Percorrendo le stradine medievali, si esplorano il Duomo col portale dell’XI secolo, la splendida chiesa dell’Annunziata e il Castello Normanno con le sue torri. Sulla via del ritorno ci si sente minuscoli passando sotto le imponenti arcate dell’Acquedotto Carolino, per poi arrivare a Maddaloni, dove si ritrovano altre tracce del passato preromano nel Museo Archeologico di Calatia e nel Museo civico.
Questo itinerario tocca alcune località del Sannio beneventano e offre la possibilità di conoscerne la storia attraverso luoghi teatro di eventi memorabili. Al primo si arriva costeggiando le propaggini orientali dei monti del Partenio. La cittadina di Montesarchio è dominata da un castello che sorge in cima a un rilievo calcareo dalla cui sommità si gode un bel panorama sulle montagne circostanti. All’interno della rocca è ospitato il Museo Archeologico del Sannio Caudino, ricco di reperti risalenti al periodo della colonizzazione italica, sannitica e poi romana. Seguendo la Via Appia verso ovest si sale in breve al passo delle Forche Caudine: il luogo è celebre per la battaglia che nel 321 a.C. vide i Sanniti infliggere una memorabile sconfitta ai Romani. Oggi nel luogo del combattimento c’è un parco affacciato sulla valle Caudina e sui rilievi che la chiudono verso nord, il massiccio del Taburno-Camposauro. Si raggiunge poi il borgo medievale di Sant’Agata de’ Goti, celebre per il colpo d’occhio che offre al visitatore: l’accesso alla cittadina avviene per un ponte sulla profonda valle del torrente Martorano, su cui si affaccia una suggestiva quinta di case e finestre. Le stradine del centro antico conducono fino al Duomo, con un portale risalente all’XI secolo. La visita si completa passando per la chiesa dell’Annunziata e per ciò che resta del Castello Normanno. L’itinerario passa infine per la valle di Maddaloni, stretta tra il monte Calvi e il Longano, dove il grande ponte borbonico dell’Acquedotto Carolino è una delle opere idrauliche più maestose d’Italia. A Maddaloni si visitano il Museo Archeologico di Calatia, ricco di testimonianze a partire dal periodo preromano, e l’altrettanto interessante Museo civico.
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