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Casole d'Elsa

UFFICIO TURISTICO COMUNALE E MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO E DELLA COLLEGIATA
Piazza della Libertà 5
casole.it

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO E DELLA COLLEGIATA
Piazza della Libertà 5
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Croce e delizia di Casole d’Elsa è stata da sempre la collocazione su una collina. Nel tumultuoso Medioevo, quegli oltre 400 metri d’altitudine solleticarono le mire strategiche di senesi, volterrani e fiorentini per il dominio del territorio. Effettivamente, dall’alto del borgo si dischiudono la Valdelsa, il Volterrano e le Colline Metallifere. A quei secoli rimandano la trecentesca Rocca senese, oggi sede comunale, su cui svetta una massiccia torre quadrangolare e la cinta muraria, cui lavorò il celebre architetto militare Francesco di Giorgio Martini (a lui si deve anche la progettazione della torre di San Michele). Da essa si entrava e si usciva tramite due porte e ancora sopravvive in alcune porzioni e nel tracciato delle case che l’hanno inglobata. L’egemonia di Siena si legge sugli stemmi del Palazzo Pretorio, mentre il profilo arzigogolato della collegiata di Santa Maria Assunta racconta molto della sua storia, iniziata nel 1161. Conviene accedervi visitando prima il Museo civico archeologico e della Collegiata, ospitato nella canonica, dove si torna indietro nel tempo tra reperti etruschi ed ellenistici e qualche bella pala del tardo Medioevo e del Rinascimento, fino ad arrivare alle tele di Augusto Bastianini (1875-1940) che ha mirabilmente ritratto paesaggi e gente del luogo. L’enigmatica testa Bargagli, capolavoro etrusco del VI secolo a.C. in marmo di Carrara, ricorda quanto antica sia stata la frequentazione di queste colline. Varcare la soglia della collegiata equivale infine a un rapido ripasso di scultura gotica, dal cenotafio di Bernardino degli Aringhieri detto il Porrina, opera di Marco Romano, al più elaborato monumento funebre del vescovo Tommaso d’Andrea, scolpito da Gano di Fazio.

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