Tappa 3

Tortona

Si può cominciare con una passeggiata lungo i portici Frascaroli (l’ingegnere che li progettò nel 1848), con il soffitto decorato dai ritratti di tortonesi illustri, passando poi per piazza del Duomo e prendersi del tempo per visitare la Pinacoteca del Divisionismo, che ripercorre la stagione del Divisionismo dalla fine del XIX all’inizio del XX secolo, con i primi esordi del futurismo. A contarle, sono 17 le opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Tra gli altri: Segantini, Bistolfi, Morbelli, Olivero, Boccioni, Balla. L'aspetto moderno della cittadina può trarre in inganno, ma il centro storico, stretto a semicerchio intorno a un colle che fa ancora parte dell'Appenino ligure, conserva vestigia storiche e artistiche di rilievo. Custode di un illustre passato, Tortona fu fondata dai liguri e poi conquistata dai romani, che la chiamarono Dertona. Fu alleata di Milano contro il Barbarossa, che nel 1155 la assediò e la distrusse. Dal 1347 fece parte della signoria viscontea per poi passare sotto il dominio di spagnoli e austriaci. In epoca medievale contese a Genova la supremazia sulle terre incluse tra le valli dell’Orba e Curone, e nel 1738 venne annessa ai possedimenti sabaudi. All’inizio del XX secolo, l’espansione che ha visto nascere un consistente distretto industriale.

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