Tappa 1

Veroli

PRO LOCO
Via Vittorio Emanuele 12
prolocoveroli.it
Le origini della città risalgono probabilmente al periodo preromano, quando l’area fu abitata dalla popolazione italica degli Ernici. Veroli divenne subito fedele alleata di Roma, e nel Medioevo attraversò alterne vicende caratterizzate dai conflitti con i centri confinanti, fino al suo ingresso nel dominio della Santa Sede, avvenuto nel XIV secolo. Notevole è la parte alta dell’abitato, il medievale borgo di San Leucio, con le sue case in pietra, i ruderi di un castello e i resti di mura poligonali di un’acropoli di età ernica. Tra i monumenti della città spicca la Cattedrale di Sant’Andrea, rifatta nel XVIII secolo sui resti di una precedente Chiesa del Duecento, distrutta da un terremoto, della quale sopravvivono alcuni elementi decorativi. Molte sono le opere d’arte conservate all’interno della Chiesa, tra cui il Tesoro e centinaia di pergamene antiche. Notevoli sono anche la Chiesa di Santa Maria dei Franconi, di origini romaniche, e la duecentesca Chiesa di Santa Maria Salomè, anch’essa ricostruita in seguito a un terremoto. Oltre alle notevoli opere al suo interno, quest’ultima è famosa per la Scala Santa, voluta nel Settecento dal vescovo Lorenzo Tartagni: per disposizione di Papa Benedetto XIV, chi la percorra seguendo precise indicazioni ha diritto all’indulgenza. Nel centro storico si trovano bei palazzetti antichi, abbelliti da elementi architettonici risalenti al periodo romano. Tra le viuzze del centro, il Museo delle Erbe custodisce centinaia di campioni di erbe officinali.

MUSEO DELLE ERBE (VEROLI)
Piazza Mazzoli
Tel. 0775238929 (Pro Loco Veroli)
Apertura: lunedì-venerdì 9-13, martedì e giovedì anche 14.30-17; sabato e domenica su prenotazione
Condizioni di visita: ingresso gratuito

In pieno centro storico di Veroli, ospitato nell’antico palazzetto della biblioteca civica (fondata nel 1773), questo particolare museo custodisce un grande patrimonio legato alla cultura delle erbe. La tradizione ha origini antichissime, ma fu sviluppata e perfezionata dai monaci cistercensi della vicina Abbazia di Casamari, che selezionarono erbe endemiche dei Monti Ernici, affinarono le tecniche per la loro coltivazione, raccolta, essiccazione e conservazione e misero a punto i metodi per estrarne le essenze utili alla preparazione di medicamenti, infusi, creme e liquori. Il museo raccoglie un migliaio di specie di erbe locali raccolte dal 1850 in poi dalle farmacie di Veroli, disposte ordinatamente insieme agli strumenti originali utilizzati per lavorarle. Si tratta, per quanto piccola, di un’istituzione unica nel suo genere nel centro Italia. 

 

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