Tappa 2

Marano Lagunare

visitmaranolagunare.it

La laguna non è il mare degli scogli, della perizia velica, della velocità e del profondo blu. La laguna è innanzitutto spazio inondato di luce, più che di mare, che si muove lento riflettendo con le basse increspature il sole smagliante di agosto o il piombo pesante dei cieli di ottobre. La laguna è un paesaggio solitario di vaste proporzioni, un luogo dove alta e bassa marea si alternano garantendo un costante ricambio dell’acqua che, mescolandosi con quella dolce dei fiumi, crea una ambiente di notevole valore naturalistico con un gran numero di piante e animali. In questo contesto di irresistibile fascino si adagia il borgo di pescatori di Marano Lagunare, dipendente da Aquileia all’epoca del patriarca Poppone (XI secolo), che la munì di fortezza, poi a lungo contesa dalla Serenissima per la sua ambitissima posizione strategica e divenuta veneziana nel 1543. A dar conto del glorioso dominio veneziano, di cui Marano va tuttora fiera, sono le calli, la parlata, la pesca, ancor oggi punto di forza dell’economia locale, e poi il tessuto urbano con la piazza centrale, dove prospettano la Torre patriarcale, il Palazzo dei Provveditori e la Loggia, tutti del XV secolo e tutti decorati da ritratti scultorei dei provveditori veneti. E tutt’intorno al borgo atmosfere d’altri tempi, quelle dei casoni, le antiche abitazioni dei pescatori in legno, paglia e canne palustri che ancora oggi si confondono nella vegetazione rendendo unico il paesaggio lagunare.

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO