Tappa 3

Bacoli

Bacoli

Pro Loco
Via Miseno
​​​​​​​Tel. 3791030885
​​​​​​​www.prolococittadibacoli.it
www.campiflegreiactive.com

Terme Stufe di Nerone
​​​​​​​Via Stufe di Nerone 37
​​​​​​​Tel. 0818688006
​​​​​​​www.termestufedinerone.it

 

In una conca tra il promontorio del Castello di Baia e Capo Miseno, si estende l’abitato di Bacoli. Oggi la sua spiaggia è disseminata di barche di pescatori, ma i cospicui resti di ville romane ricordano i tempi in cui anche a “Bauli” i dignitari romani vi costruivano splendide dimore costiere e Ottaviano Cesare Augusto faceva annettere tutte le ville, i bagni e gli impianti in un’unica lussuosa città termale che comprendeva, senza soluzione di continuità, anche Baia. Certo ammaliava “Bauli”, e non poco se l’oratore Simmaco ebbe a dire: «Lasciai quel luogo perché c’era pericolo che se mi fossi affezionato troppo al soggiorno di Bauli, tutti gli altri luoghi che mi restano da vedere non mi sarebbero piaciuti». Dopo secoli di mondanità e scelleratezze (qui Nerone fece assassinare la madre Agrippina, poco propenso a dividere con lei il suo potere), i fasti tramontarono assieme all’Impero; e poi gli inevitabili fenomeni bradisismici, che fecero sprofondare la linea costiera e modificarono il tessuto urbano determinandone il progressivo spopolamento cui solo nel Novecento si pose rimedio. Testimonianza del proliferare sin dall’età repubblicana di dimore patrizie sulla costa, le Cento Camerelle sono un grandioso impianto di serbatoi d’acqua di pertinenza di un’antica villa, così chiamate per la quantità di ambienti, corridoi comunicanti per mezzo di arcate e cunicoli che la compongono. Sul promontorio che domina il porto di Miseno, stupisce per maestria e grandiosità la Piscina Mirabilis, imponente cisterna di epoca augustea scavata al termine dell’acquedotto del Serino per rifornire d’acqua la flotta romana stanziata a Miseno. Della sfarzosa città termale si scorgono le aperture delle Stufe di Nerone, sudatori naturali all’epoca scavati nel tufo per utilizzare, a scopo terapeutico, le fumarole sprigionate dal suolo vulcanico. Dismesse con la fine dell’Impero, ebbero un breve ritorno alla notorietà nell’Ottocento con il Grand Tour; ma è solo agli anni Sessanta del Novecento che risale la riscoperta della sorgente Silviana sulla quale è stato edificato l’attuale complesso delle Terme Stufe di Nerone. E oggi lo stabilimento termale continua a dispensare cure, benessere e relax, incorniciato nel meraviglioso scenario dei Campi Flegrei nel quale rientra anche la spiaggia dello Schiacchetiello, un angolo di paradiso con acque cerulee, dove oggi i bagnanti han preso il posto degli uomini della flotta imperiale che qui stanziava all’epoca dell’antica Roma.

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO