Tappa 3

Norcia

COMUNE DI NORCIA
Via Alberto Novelli 1
www.comune.norcia.pg.it

All’ombra dei Sibillini, Norcia con i terremoti ha dovuto fare i conti in tutta la sua storia. Martoriata nel 1328, nel 1567, nel 1703 e nel 1730, il suo modello di “città orizzontale” nei secoli ha preservato buona parte del tessuto urbano e della popolazione. Così è accaduto anche dopo la terribile scossa del 30 ottobre 2016, che non ha però risparmiato le antiche architetture, a cominciare dai luoghi simboli di san Benedetto che da Norcia, dov’era nato intorno al 480, fu guida spirituale di migliaia di monaci nel mondo.
Della basilica del più grande riformatore del monachesimo occidentale, eretta tra il XIII e il XIV secolo e oggi in fase di ricostruzione, non è rimasta che la facciata, con il rosone centrale a spiccare tra i simboli degli evangelisti e il portale gotico impreziosito dalle statue dei due fratelli santi, Benedetto e Scolastica. Sorte simile ma architettonicamente inversa è toccata alla concattedrale di S. Maria Argentea che, amputata della facciata rinascimentale, ha preservato solo i muri laterali rinforzati contro i sismi già nel XVIII secolo. Pur danneggiati, hanno retto alle scosse il Palazzo Comunale e la Castellina, realizzata dal Vignola su richiesta di papa Giulio II come residenza
fortezza apostolica e sede del Museo civico diocesano, dalla ricca collezione di vasi etruschi e greci. Lungo via Umberto I non si possono non notare i misteriosi bassorilievi a motivi zoomorfi, antropomorfi ed esoterici dell’Edicola, o Tempietto, di Norcia, opera del 1354 di Vanni della Tuccia.
Poi, le delizie gastronomiche. Dai norcini (i macellai locali) si trovano squisiti insaccati suini cui fanno eco i tartufi neri e i pregiati formaggi.

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