Tappa 5

Bassano del Grappa

PRO LOCO BASSANO DEL GRAPPA
Via Giacomo Matteotti 23
probassano.it

Dalla Riserva naturale del Fontanazzo in una ventina di minuti si sconfina in Veneto. Per raggiungere Bassano del Grappa ci vogliono ancora poco meno di due ore di pedalata, intervallata da aree di sosta, come il BiciGrill di Tezze di Grigno, e piccoli centri come Cismon del Grappa, con le sue nobili architetture e un sorprendente sfondo dolomitico; Valstagna, con il museo sul Canal di Brenta, che ha fatto la fortuna del luogo con il trasporto del legname destinato alla Serenissima e su cui oggi scivolano e saltano canoe, kayak e gommoni da rafting; Pove del Grappa, noto per le sue cave e l’abilità degli scalpellini locali. Eccola, Bassano del Grappa, con i suoi edifici colorati e l’iconico Ponte Vecchio. Niente a che vedere con l’omonimo fiorentino, tant’è che ha un secondo nome, “Ponte degli Alpini”, in onore di quegli alpini che lo difesero strenuamente durante la Grande Guerra, e lo rimisero in piedi dopo la seconda guerra mondiale. A loro è dedicato anche il Museo degli Alpini, a cui si accede dalla taverna alla testata del ponte sul versante opposto al centro città. Un gioiello architettonico che fu costruito nel 1209 e che, nonostante le piene impetuose e le distruzioni belliche, è sempre risorto. L'attuale veste, interamente in legno, porta la firma di Andrea Palladio, che lo progettò nel 1569. Insomma, questa meraviglia che scavalca il Brenta ha un fascino tutto suo, squisitamente veneto. Altro motivo di incanto di Bassano è certamente il suo centro storico, compatto, con un dedalo di viuzze acciottolate, stradine pittoresche costellate di negozietti di artigianato locale, botteghe e osterie. Poi piazza Libertà e piazza Garibaldi: a pochissimi passi l’una dall’altra, sono due piazze gemelle nella forma, ma ognuna con la sua distinta personalità. La prima è un elegante salotto a cielo aperto, palazzi signorili ornati da affreschi sbiaditi dal tempo, testimoni silenziosi di secoli di storia, e l’elegante porticato della Loggia comunale. In Piazza Garibaldi si respira invece un'atmosfera leggermente più vivace e informale. Vi si affacciano la chiesa gotica-romanica di S. Francesco, la Torre Civica che svetta orgogliosa del suo passato medievale e del suo orologio astronomico, il Museo Civico e il rinascimentale Palazzo Bonaguro. Tornando verso gli argini, il settecentesco Palazzo Sturm ospita il Museo della Ceramica, che vanta più di mille pezzi tra maioliche, porcellane, vassoi e altri oggetti. Non resta che dedicarsi al riposo, con una degustazione di grappa in una delle distillerie bassanesi, oppure con un “mezzo e mezzo” (per i local solo “mezzo”), aperitivo nato negli anni Settanta dalla fantasia di un cliente abitudinario della Grapperia Nardini che suggerì di “smezzare” il vermouth rosso di casa Nardini con il liquore al rabarbaro. È bastata l’aggiunta di una spruzzata di seltz e scorza di limone per il tocco finale e il “mezzo e mezzo” è diventato un cult. La ciclabile della Valsugana termina qui, ma sappiate che da Bassano inizia la tredicesima tappa della via Romea Germanica che conduce a Piazzola sul Brenta.

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