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Vimercate

Infopoint turistico presso MUST – Museo del territorio vimercatese
Villa Sottocasa, via Vittorio Emanuele II 53
Tel. 0396659488 
turismo@comune.vimercate.mb.it 
www.museomust.it 

Il centro storico di Vimercate, il cui toponimo, Vicus Mercati, ricorda la sua vocazione mercantile già al tempo dei Romani, mantiene un carattere autentico, con le strade strette che convergono verso le due limitrofe piazze principali, l’antica Piazza Castellana che conserva una casa-torre medievale, e Piazza Santo Stefano, disegnata dagli ampi volumi dell’omonima Collegiata. Il campanile duecentesco si staglia di fianco alla facciata di foggia cinquecentesca, mentre l’interno a tre navate è ravvivato dagli affreschi di Antonio Busca e dei fratelli Campi. Episodi mitologici e leggendari affrescati alla fine del Settecento da vari artisti, tra cui il pittore ticinese Giuseppe Antonio Orelli, sono il maggiore richiamo di Palazzo Trotti, sede del Municipio dal 1862. Il Ponte di San Rocco è infine l’unico esempio rimasto in Lombardia di ponte fortificato medievale.

MUST Museo del Territorio Vimercatese
Villa Sottocasa, via Vittorio Emanuele 53
tel. 0396659488
turismo@comune.vimercate.mb.it
www.museomust.it
Orari: mercoledì, giovedì 10-13; venerdì, sabato e domenica: 10-13 e15-19. 
Condizioni di visita: Ingresso a pagamento

Ospitato nell’ala sud della settecentesca Villa Sottocasa, il MUST racconta la storia della Brianza orientale dalle più antiche civiltà che vi hanno abitato sino ai giorni nostri. A renderlo un museo speciale, premiato con numerosi riconoscimenti, è il suo allestimento che si avvale di sofisticati mezzi narrativi, dalle fotografie ai video e alle registrazioni di testimonianze orali, per presentare ai visitatori le opere d’arte, i documenti storici e l’identità del territorio con un linguaggio divulgativo assai attuale. Si parte dalle nove sale del piano terra per un viaggio nei secoli, dal mito delle origini sino all’Ottocento, passando per il Medioevo e il sistema feudale, il teatro delle famiglie nobiliari e le loro sontuose dimore di campagna, il decollo industriale, le opere di filantropia e la questione sociale. Le cinque sale del primo piano affrontano invece i temi del nostro tempo, dal mito del progresso proposto nelle tele sognanti del pittore Gianfilippo Usellini alle trasformazioni del paesaggio contemporaneo, dove i centri antichi convivono con l’urbanizzazione dilagante che continua a usurpare spazi alle campagne. Nel percorso espositivo è compresa la visita ad alcune sale della villa, all’Oratorio privato decorato da una pala d’altare del Legnanino e all’appartamento della contessa, dove sono esposti i ritratti ottocenteschi dei coniugi Luigi Ponti ed Elisabetta Sottocasa, eseguiti da Mosè Bianchi.

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