Tappa 1

Certosa di Pavia

Via del Monumento 4 
Tel. 0382925613
www.certosatourism.it 
www.museo.certosadipavia.beniculturali.it
Apertura: visite guidate ogni mezz'ora martedì-domenica; novembre-febbraio 9-11 e 14.30-16.30; marzo e ottobre 9-11.30 e 14.30-17; aprile e settembre 9-11.30 e 14.30-17.30; maggio-agosto 9-11.30 e 14.30-18. Il museo è aperto giovedì-domenica e segue gli orari del complesso. 
Condizioni di visita: offerta consigliata
  
Il Complesso religioso della Certosa di Pavia può essere definito un “luogo delle meraviglie”, un prodigioso accostamento di stili realizzato grazie al contributo di celebri architetti e artisti. Vi lavorarono dal 1473 al 1499 Antonio e Cristoforo Mantegazza e Giovanni Antonio Amadeo, cui si devono le statue di santi, monarchi, angeli e profeti, le bifore e il grandioso portale, ornato dai realistici rilievi di Benedetto Briosco che narrano Storie di Maria e della Certosa. Nel secolo successivo Cristoforo Lombardo eresse la parte superiore della facciata, decorata da ariose loggette, rimasta incompiuta nel coronamento. L’armonia dell’esterno si rispecchia nell’interno della Chiesa, a tre navate sorrette da pilastri e volte a crociera, che ricalca la slanciata struttura gotica del Duomo di Milano. In una profusione di marmi policromi, affreschi, legni intarsiati e pale d’altare si ammirano il trittico quattrocentesco in avorio di Baldassarre degli Embriachi conservato nella Sagrestia Vecchia e, nel presbiterio, il coro ligneo intarsiato con paesaggi e città su disegni del Bergognone. Dopo la visita alla Sala del Lavabo affrescata dal Luini, si passa al transetto destro, in cui spicca il monumento funebre di Gian Galeazzo Visconti, che riposa sereno sotto lo sguardo protettivo della Fama e della Vittoria, realizzato tra il XV e il XVI secolo. Un chiostro piccolo, con ampie arcate e rilievi in terracotta, collega la Chiesa, il refettorio e la sacrestia, mentre il chiostro grande conduce alle ventitré celle dove i Certosini trascorrevano la loro giornata tra lavoro e preghiera. Completa la visita alla Certosa il museo allestito nell’antico Palazzo Ducale, residenza estiva della dinastia visconteo-sforzesca e foresteria per gli ospiti di alto rango. Oltre agli ambienti del palazzo, tra cui risalta in particolar modo lo studiolo cinquecentesco affrescato con grottesche, dipinti murali e storie di re e imperatori, meritano particolare attenzione la pala della Madonna col Bambino di Bartolomeo Montagna, datata 1490, la coppia di Angeli oranti di Ambrogio Bergognone e alcuni calchi della ricchissima gipsoteca, dove sono conservate copie di rara finezza di statue e monumenti presenti nel Complesso religioso.

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