Vetralla
UFFICIO TURISTICO
Via della Pietà 21, Vetralla
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Vetralla emerge come un antico scrigno etrusco lungo la storica via Francigena. Questo borgo silenzioso, a ragion veduta soprannominato "la città incantata", rivela la sua magia attraverso vicoli stretti e paesaggi che si tingono di sfumature spettacolari soprattutto durante il foliage autunnale. La sua storia è un filo teso nei secoli, annodato saldamente alla figura di Sigerico, l'arcivescovo di Canterbury che per primo mappò la Via Francigena, chilometro dopo chilometro. Fu proprio qui, nel cuore della Tuscia viterbese, che “Sigeric the Serious” – come lo ricordano oltremanica – trovò rifugio e ristoro nel Foro Cassio. Un complesso antico, gravitante attorno alla chiesa millenaria di Santa Maria, che emana ancora oggi un'aura di spiritualità e accoglienza d'altri tempi. Lasciarsi inghiottire dal centro storico, un dedalo medievale di saliscendi e viuzze contorte, è un invito a perdersi, quasi un'esperienza mistica tra mura cariche di echi. Lungo la Via Cassia, arteria che attraversa il borgo, si fronteggiano quasi in una muta conversazione il Palazzo del Comune – erede del più antico palazzo dei Priori, disegnato dal Barigoni e riconoscibile per l'iconico orologio e il campaniletto che svettano sulla facciata – e il solenne Duomo. Quest'ultimo, eretto nel Settecento sulle fondamenta di antiche prigioni, custodisce al suo interno una venerata statua lignea della Santissima Concezione, anima silenziosa di una processione che ogni quarto di secolo riempie le strade di fervore e devozione. Di storia antichissima parlano anche i dintorni verdi di Vetralla, in cui appare, quasi inaspettato, tutto l’heritage etrusco-romano, tesori archeologici di straordinario valore che affiorano tra la vegetazione. Addentrandosi nei boschi attraverso un sentiero quasi fiabesco, si raggiunge il Tempio di Demetra, complesso rinvenuto a Macchia delle Valli. Questo sito sacro, composto da suggestivi ambienti rupestri, ospita una statua in terracotta della Dea della natura e dei raccolti. Il viaggio prosegue alla necropoli di Grotta Porcina, dove un tumulo principesco del VI secolo a.C. si erge lungo l'antica Via Clodia. Altrettanto affascinanti sono le vicine necropoli di Norchia e del Cerracchio. Nella maestosa faggeta di Montefogliano si nasconde infine l'Eremo di San Girolamo, rifugio scavato nella roccia dove il nobile senese Fra Girolamo Gabrielli si ritirava in meditazione durante il Cinquecento. Fra Girolamo Gabrielli Vetralla ha però anche un’anima artistica contemporanea che si esprime attraverso una galleria permanente a cielo aperto inaugurata nel 2022. Le fotografie di Lorenzo Cicconi Massi, raccolte sotto il titolo "C'era una volta", intrecciano un dialogo visivo con le caratteristiche “giare matte”, manufatti artigianali che richiamano la tradizione locale. Questi vasi decorati con volti colorati, ornati di fiori e intitolati a personaggi legati alla storia del borgo, rappresentano un ponte tra passato e presente.
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