Tappa 5

Castello di San Giorgio

Viale Maria 3, Maccarese
Tel. 3395888686 (Ecomuseo del Litorale Romano)
www.ilcastellodisangiorgio.it
Apertura: visite guidate su prenotazione ogni seconda domenica del mese
Condizioni di visita: offerta consigliata

Il Castello di San Giorgio sorge al centro di un’area che è stata profondamente modificata da una delle più importanti bonifiche delle pianure laziali, iniziata nell’Ottocento e portata a termine negli anni ’20 del secolo scorso. L’antica costruzione è al centro di un villaggio rurale non lontano dalle poche tracce rimaste dell’antica colonia di Fregenae, e sorse probabilmente nel XIII secolo, all’interno di estesi possedimenti normanni. Non abbiamo molte informazioni sul passato più lontano del castello, che però passò certamente di mano in mano dagli Anguillara ai Mattei, poi da questi ai Pallavicini e infine ai Rospigliosi, originari della Toscana. Secondo una leggenda, il Castello di San Giorgio è sorto su un terreno un tempo infestato da un orribile dragone. Dopo la discesa a Roma dei Normanni, chiamati da Papa Niccolò II per combattere contro lo scisma di Benedetto X, gli Anguillara si dedicarono alla bonifica del territorio da ladri e malfattori e, secondo la tradizione, scoprirono che in queste terre paludose viveva anche un drago. La bestia, che secondo i cronisti dell’epoca «infestava le plaghe, seminando terrore fino al mare» era così terribile che il pontefice promise grandi estensioni di terre a chi fosse riuscito a eliminarla. I racconti popolari narrano che i cavalieri degli Anguillara inseguirono il drago fino alla grotta dove era solito ripararsi (l’attuale Malagrotta) e, una volta ucciso il mitico animale, vennero ricompensati con un feudo di grande estensione. Testimonianza artistica della storia della tenuta e del castello sono le opere che vi sono conservate, tra cui spiccano i paesaggi dipinti da Adrien Manglard, che soggiornò lungamente nel maniero nel 1732. L’artista ha lasciato i quadri di quattro paesaggi (uno è conservato in queste sale), popolati da bufali al pascolo, da contadini al lavoro e da una folla allegra e variopinta durante la festa di San Giorgio. Nel 1756 iniziarono i lavori di ricostruzione della struttura, voluti da Camillo Rospigliosi, che crearono una maestosa scala elicoidale e i pregevoli ambienti dell’interno, come la Sala della Musica, oltre che il giardino con un’ampia fontana su cui si affaccia la Chiesetta delle Suore. Oggi il castello è una prestigiosa sede di convegni, manifestazioni culturali e ricevimenti. 


ECOMUSEO DEL LITORALE ROMANO
Presso Castello di San Giorgio, Maccarese
Piazza della Pace
Tel. 3395888686
crt.ecomuseo@gmail.com
www.crtecomuseo.it
Apertura: tutti i giorni 10-13 e 15-18 solo su prenotazione; agosto escluso
Condizioni di visita: offerta consigliata

Nel museo si trova un’interessante collezione di immagini fotografiche, documenti e attrezzi provenienti per la maggior parte da famiglie locali, che illustrano la storia della bonifica del litorale e i modi di vita degli ultimi due secoli in questo ambiente particolare, in passato funestato dalla malaria. Tra i temi approfonditi dall’ecomuseo, l’immigrazione da ogni parte d’Italia verso il territorio laziale all’epoca della bonifica e dell’impianto delle nuove coltivazioni al termine del risanamento.

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