Tappa 1

Loreto Aprutino

INFO C/O MUSEI CIVICI
Via G. Acerbo 1
Tel. 0858291589
info@museiciviciloretoaprutino.it
www.museiciviciloretoaprutino.it

L’abitato di Loreto Aprutino è disposto sulle pendici di un colle in cima al quale si fronteggiano a breve distanza il Castello e la Chiesa Abbaziale di San Pietro. Strade parallele poste a vari livelli formano il centro storico, di schietta impronta medievale. Il Castello, oggi albergo di charme, risale al IX secolo, ma si presenta nell’aspetto ottocentesco dato dalla famiglia Chiola, ultima ad abitarvi. La Chiesa di San Pietro, d’impianto medievale e rifacimento cinquecentesco, ha un pregevole pavimento in ceramica di Castelli che, insieme agli affreschi, decorano anche le cappelle, tra cui spiccano quelle dedicate a San Tommaso d’Aquino e a San Zopito, patrono del paese, onorato il lunedì di Pentecoste con una singolare processione guidata da un bue bianco, custodito esclusivamente per questa funzione dalla Compagnia dei Vetturali. Nella parte bassa del paese, con bella vista sulla monumentale Fontana Grande e a fianco della Porta Palamolla, c’è l’Oleoteca Regionale, in cui si conservano le bottiglie delle migliori produzioni, premiate in un prestigioso concorso annuale. Su un colle prospiciente il paese, poco fuori dell’abitato antico, sorge la trecentesca Chiesa di Santa Maria in Piano, che nella controfacciata interna offre all’ammirazione l’affresco più prezioso: il Giudizio particolare delle anime.


MUSEI CIVICI
Via G. Acerbo 1
Tel. 0858291589
info@museiciviciloretoaprutino.it
www.museiciviciloretoaprutino.it
Apertura: metà giugno-settembre, martedì-domenica 10-13 e 17-19.30; ottobre-metà giugno, sabato e domenica 9.30-12.30 e 16-18 o su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

La Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino annovera il Museo Acerbo delle Ceramiche di Castelli, l’Antiquarium Casamarte, il Museo della Civiltà Contadina – gli ultimi due temporaneamente chiusi in attesa della riparazione dei danni causati dal terremoto del 2009 – e soprattutto il Museo dell’Olio nel Castelletto Amorotti, in cui si ammirano bellissime macchine olearie che nel tempo hanno segnato l’evoluzione delle tecniche alla ricerca della migliore qualità.

MUSEO DELL’OLIO
Via Cesare Battisti 
Informazioni e biglietteria: Museo Acerbo delle Ceramiche di Castelli, via G. Acerbo 1
Tel. 0858291589 
info@museiciviciloretoaprutino.it 
www.museiciviciloretoaprutino.it  
Apertura: metà giugno-settembre, martedì-domenica 10-13 e 17-19.30; ottobre-metà giugno, sabato e domenica 9.30-12.30 e 16-18 o su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone
Condizioni di visita: ingresso a pagamento 

Il Museo dell’Olio è accolto in un frantoio realizzato nel 1880 da Raffaele Baldini Palladini, proprietario terriero e produttore di olio, all’interno di un edificio progettato da Francesco Paolo Michetti nelle forme di un piccolo castello in stile gotico. Aperto come museo nel 2005, conserva l’allestimento produttivo originale con tutte le macchine olearie e quelle per il confezionamento dei prodotti, da quelli più antichi a quelli del 1920. L’olio prodotto nel frantoio era di diverse qualità, dalla più pregiata, frutto dalla prima spremitura della pasta di olive, fino all’olio di seconda qualità e all’olio lampante, utilizzato come combustibile per le lampade da illuminazione. La linea di produzione era decisamente all’avanguardia per il XIX secolo, e il processo produttivo seguiva i dettami che ancora oggi sono alla base di un olio d’oliva di qualità: molire rapidamente le olive subito dopo la raccolta e rispettare le fondamentali norme di igiene. A partire dai primissimi anni del Novecento l’olio di Raffaele Baldini Palladini iniziò a essere esportato negli Stati Uniti e in tutta Europa. Le medaglie e i diplomi vinti dal proprietario del frantoio nei concorsi oleari tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento testimoniano l’apprezzamento della qualità del suo olio d’oliva. 


OLEOTECA REGIONALE – MUSEO DELL’ARTE OLEARIA D’ABRUZZO
Via Muraglione
Apertura: in occasione di manifestazioni ed eventi
info@museiciviciloretoaprutino.it
www.museiciviciloretoaprutino.it

L’Oleoteca Regionale e il Museo di Storia dell’Arte Olearia d’Abruzzo (visitabile su richiesta) sono collocati al primo piano di un antico frantoio nel quale sono raccolte le produzioni regionali di oli extravergini di oliva, DOP, monovarietali e biologici. Negli stessi ambienti sono stati esposti i macchinari provenienti dall’oleificio di un produttore locale rimasto attivo dalla fine dell’Ottocento
fino al 1996. Nella prima sala si può vedere una macina a mole in pietra a trazione animale, risalente alla prima metà del Novecento, dotata di paletta rimescolatrice per la pasta di olive. Nella seconda sala sono presenti un torchio a vite in legno, un argano, anch’esso in legno, e macchinari più moderni realizzati con la consulenza di Corradino D’Ascanio, ingegnere e designer abruzzese noto per essere l’inventore della Vespa Piaggio e l’ideatore di moderni prototipi di elicottero. Al piano superiore ci sono una sala per i panel test, analisi sensoriale condotta da esperti per la valutazione della qualità degli oli d’oliva, e una sala destinata a riunioni per le attività di divulgazione.

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