Copertina dell'itinerario Loreto Aprutino. Olio d'Abruzzo. ABRUZZO-wide-scaled-1.jpg
Abruzzo

Loreto Aprutino. Olio d'Abruzzo

Itinerario

Loreto Aprutino. Olio d'Abruzzo

in collaborazione con Touring Club Italiano

La storia di Loreto Aprutino è intimamente legata all’ulivo e all’olio d’oliva. Lo si comprende subito quando, avvicinandosi all’abitato avvolto intorno al colle, la strada prende a salire e la vista si apre sulle distese di uliveti. Attraversarli con le carrozze guidate dai vetturali dona vedute inedite e romantiche sensazioni ottocentesche, che aleggiano anche in paese tra i macchinari e i diplomi liberty di un grande opificio oleario impiantato a fine Ottocento in un piccolo castello, ora Museo dell’Olio. Scendendo le strette e tortuose vie del paese, tra Chiese e palazzi nobiliari, si arriva all’Oleoteca Regionale: un antico trappeto dove, tra vecchie macchine olearie, s’impara a riconoscere il profumo e il sapore dell’olio extravergine d’oliva di qualità, con assaggi delle migliori produzioni abruzzesi.

Il paese di Loreto Aprutino, disteso tutto intorno a un colle, si raggiunge attraversando gli uliveti che arrivano a lambire le case più in basso. Basta varcare Porta Castello e affacciarsi dalla terrazza del giardino del maniero per rendersi conto dell’estensione degli uliveti che vanno verso l’Adriatico. Vale la pena di fare ancora pochi passi lungo la rettilinea Via del Baio, fiancheggiata da palazzi nobiliari, e affacciarsi anche sull’altro versante dall’incantevole trifora del porticato di San Pietro per ammirare il panorama degli ulivi che circondano la Chiesa di Santa Maria in Piano, con la Majella sullo sfondo. La vocazione agricola di Loreto Aprutino è legata alla coltivazione dell’ulivo da tempi antichissimi, ma qui l’arte olearia si è anche affinata nel tempo grazie alla ricerca di continue innovazioni. Nell’oleificio ottocentesco, nei suggestivi ambienti del delizioso castelletto divenuto Museo dell’Olio, e nell’antico trappeto che ospita l’Oleoteca Regionale si ammirano bellissime macchine olearie che nel tempo hanno segnato l’evoluzione delle tecniche alla ricerca della migliore qualità. Nell’Oleoteca, tra le bottiglie delle migliori produzioni premiate ogni anno nell’ambito di un prestigioso concorso, si possono apprendere i segreti per riconoscere e apprezzare l’eccellenza degli oli extravergini d’oliva. Così si scopre anche che questo territorio ha avuto una delle due prime denominazioni d’origine protetta attribuite in Europa all’olio d’oliva, l’Aprutino-Pescarese. Gli acquisti si possono fare scegliendo fra trenta produttori locali, magari raggiungendoli con una romantica passeggiata tra gli uliveti con la carrozza a cavalli della Compagnia dei Vetturali.

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