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Veneto

Marostica, la città incastellata

Itinerario

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Marostica, la città incastellata

in collaborazione con Touring Club Italiano

Marostica, la città del “nobil ziogo de li scachi”, la celebre partita a scacchi in costumi quattrocenteschi che evoca la vicenda di Rinaldo da Angarano e di Vieri da Vallonara che nel 1454 si disputarono in una sfida incruenta l’amore di Lionora, la bellissima figlia del podestà veneziano Taddeo Parisio. E già, è proprio così, è il popolare gioco degli scacchi viventi la prima cosa che viene in mente quando si pensa a Marostica. E non a torto, perché questa emozionante, fantastica rievocazione storica ha reso la città famosa in tutto il mondo. Ma Marostica è anche perfetto connubio tra patrimonio storico, artistico e culturale: la formidabile cinta murata, che s’inerpica bizzarramente sulle pendici del verde colle Pausolino, i castelli, Inferiore e Superiore, posti in posizione strategicamente complementare a difesa e controllo delle vie di traffico pedemontane, la porticata piazza Castello, romantica scena della partita a scacchi, le pregevoli chiese custodi di opere significative. E poi il notevole paesaggio naturalistico che la circonda, percorso da sentieri che portano alle antiche contrade e a punti panoramici mozzafiato.

Già da lontano, nella pianura, emerge la sagoma del sistema fortificato di Marostica che poggia sui due castelli, Inferiore e Superiore, uniti da una cinta di mura turrite mirabilmente adattata all’orografia del sito, sui versanti del colle Pausolino. La scenografica muraglia dentellata abbraccia il borgo storico, cingendolo secondo uno schema da “castrum” romano ma di epoca ben successiva. L’impianto attuale della cittadina fu infatti delineato ex novo tra il 1311 e il 1387, con la conquista scaligera del territorio vicentino a opera di Cangrande della Scala che ritenne opportuno potenziare l’apparato difensivo in una fase storica di rivalità con Padova. Un progetto eccezionale quello della Signoria dei Della Scala che, grazie alla struttura morfologica del territorio e alla posizione strategica del piccolo borgo di Marostica, in esso individuarono il luogo ideale per costruirvi una città incastellata dalla quale controllare i possedimenti circostanti. Oltre al sistema difensivo, furono pianificati anche i quartieri residenziali e commerciali sostituendo l’originario e sinuoso asse stradale alle pendici del colle con una via rettilinea, l’attuale via Mazzini, che congiunge le porte Breganzina e Bassanese, parte integranti della cinta muraria. Nel corso del Quattrocento, sotto la Serenissima, venne delineata la piazza con bassi caseggiati e la Loggia Comunale (ora Palazzo del Doglione); ampia platea dinanzi al Castello Inferiore, all’epoca era il fulcro della vita civile e politica della città, luogo dove il podestà inviato da Venezia esercitava le funzioni di governo. L’incremento del tessuto edilizio riprese slancio nei secoli successivi, con sopraelevazioni e nuove fondazioni nella seconda metà dell’Ottocento e con l’espansione dell’abitato fuori le mura e verso la pianura dal secondo dopoguerra. Ma ciò non ha minimamente intaccato l’antico assetto urbano di Marostica, formidabile città murata giunta a noi integra e carica di suggestioni, e perciò meritevole del prestigioso conferimento di Bandiera Arancione da parte del Touring Club Italiano.

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