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Piemonte

Il Tortonese scrigno di tesori gastronomici

Itinerario

Il Tortonese scrigno di tesori gastronomici

in collaborazione con Slow Food

Il Tortonese è un’area non molto ampia ma ricchissima di tanti piccoli grandi tesori da scoprire, a cominciare da una ciliegia il cui nome, “bella”, la dice lunga sull’aspetto estetico e organolettico, coltivata a Garbagna. Ci si sposta poi a San Sebastiano Curone per assaggiare buoni salumi e a Fabbrica Curone per il montébore, formaggetta dall’inconfondibile forma a torta nuziale. Si arriva quindi a Brignano Frascata per scoprire il timorasso, un vitigno quasi scomparso fino a una ventina d’anni fa e che oggi vive una fase di grande riscoperta, dando origine a un vino asciutto, corposo e solitamente più alcolico degli altri bianchi tipici piemontesi. Infine, a Montegioco e a Costa Vescovato si possono trovare le birre prodotte da due laboratori artigianali che utilizzano molte materie prime del territorio. A Costa Vescovato si produce, inoltre, il terzo Presidio della zona, l’apprezzato salame delle valli tortonesi.

Il Tortonese è un’area non molto ampia ma ricchissima di tanti piccoli grandi tesori da scoprire, compresi diversi Presìdi Slow Food. Tra questi, a Garbagna, c’è una ciliegia il cui nome, “bella”, la dice lunga sull’aspetto estetico e organolettico: dolce e croccante, si conserva bene nell’alcol mantenendo consistenza e sapore, ed è ideale come ripieno per i boeri. Sono quattro gli agricoltori che ancora la producono: in particolare, Aurora Pisacco ne ricava anche confetture, liquori, composte e succhi. Ci si sposta poi a San Sebastiano Curone per assaggiare, accanto a verdura e frutta, con cui si preparano invitanti confetture, formaggi e salumi di qualità. Un altro prodotto di qualità della zona è il montébore, una formaggetta a latte crudo dall’inconfondibile forma a torta nuziale, data dalla sovrapposizione di tre robiole dal diametro decrescente. Prodotto a Fabbrica Curone dal caseificio Terre del Giarolo, stagiona da una settimana a due mesi. Un buon abbinamento con questi prodotti si può sperimentare con i vini di Paolo Poggio, cantina storica di Brignano Frascata, celebre per avere riscoperto il timorasso, un vitigno quasi scomparso fino a una ventina d’anni fa e che oggi vive una fase di grande riscoperta: se ne ricava un vino asciutto, corposo e solitamente più alcolico degli altri bianchi tipici piemontesi. Altrettanto eccellente l’abbinamento di salumi e formaggi con la birra: ecco dunque due birrifici artigianali che utilizzano molte materie prime del territorio. A Montegioco, l’omonimo birrificio propone birre classiche o aromatizzate con uve barbera e timorasso, ciliegie di Garbagna, pesche di Volpedo, fragoline di Tortona, mirtilli selvatici. A Costa Vescovato, Gedeone realizza birre biologiche con cereali coltivati in azienda: nella composizione della Per Bacco entra anche il mosto di uve aromatiche dei vigneti di Valli Unite, una delle prime associazioni contadine biologiche nate in Italia. Sempre a Costa Vescovato la cooperativa agricola Valli Unite produce il salame delle valli tortonesi, Presidio Slow Food, con carni di suini pesanti, macinate a grana grossa e condite con sale, pepe, un infuso filtrato di aglio fresco e vino rosso locale.
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