Le Mainarde. Tra montagna e storia
Itinerario
Le Mainarde. Tra montagna e storia
Da Castelnuovo al Volturno si sale sulla vetta del monte Marrone, ai confini tra Molise e Lazio, sfiorando i 1800 metri di quota. Tra alberi secolari e il cielo, l’ascesa è marcata da monumenti che fanno sembrare vicinissime nel tempo le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale. Fu proprio su queste pendici che il 31 marzo 1944 il Battaglione Alpini Piemonte riuscì a bloccare l’avanzata delle truppe tedesche. Una volta lassù, lo sguardo è libero di spaziare sull’alta valle del fiume Volturno e sulle acque blu del lago artificiale di San Vincenzo, sulle altre vette frastagliate della catena montuosa e, se si è fortunati, fino all’Adriatico. Ritornati a Castelnuovo, si va alla scoperta dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno, uno tra i gioielli artistici più preziosi del Medioevo europeo.
Nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si va alla scoperta del versante orientale del monte Marrone, parte del massiccio appenninico delle Mainarde, dove le estese faggete e i panorami mozzafiato convivono con le memorie ancora vive del secondo conflitto mondiale. Si parte da Castelnuovo al Volturno, da cui un percorso non particolarmente complicato conduce alla cresta del monte Marrone. Come ricordano i monumenti che si trovano lungo la via, il luogo fu teatro nella primavera 1944 di una battaglia tra le forze tedesche e quelle italiane, al quale partecipò il Corpo Italiano di Liberazione formatosi aggregando alcune unità dell’esercito dissoltosi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Si fa ritorno a Castelnuovo al Volturno, paese celebre per il rito carnevalesco dell’“Uomo-cervo”. Si scopre con una certa sorpresa che dell’antico borgo molisano non rimane più nulla: durante la seconda guerra mondiale, scelto come set per un documentario propagandistico americano della serie Combat Film, fu evacuato e bombardato dagli Alleati subendo danni irreparabili. Si parte infine per un’escursione verso uno dei tesori molisani, l’abbazia di San Vincenzo al Volturno, ai piedi delle Mainarde, dove si scopre una stratificazione storica unica, culminante nel raro ciclo di affreschi della cripta di Epifanio, risalente all’Alto Medioevo.