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Lombardia

Dalla Darsena di Milano al Ticino: tra i più antichi canali artificiali a passo slow

Itinerario

Dalla Darsena di Milano al Ticino: tra i più antichi canali artificiali a passo slow

Experience sostenibile Non sprecare

Non capita spesso di poter percorrere in bicicletta, oppure a piedi, ma comunque con passo slow, i più antichi canali artificiali d’Europa. È quanto avviene, invece, seguendo i venti chilometri che collegano la Darsena di Milano al Ticino. La strada è completamente pianeggiante, con una velocità massima consentita, in bicicletta, di 15 chilometri all’ora. Già fiancheggiare i Navigli pedalando è una grande emozione, ma superata la zona centrale di Milano, inizia lo spettacolo di una Lombardia fatta di campagne e frutteti. Prima di arrivare a destinazione, una tappa intermedia da prendere in considerazione è la sosta all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, un’area protetta di 40mila ettari, dove è possibile fare anche giri a cavallo e la pesca sportiva in alcuni laghetti.

La partenza a passo slow dalla Darsena di Milano verso il Ticino è prevista alla Stazione di Porta Genova. Da questo punto inizia l’alzaia, vietata a qualsiasi veicolo a motore, che costeggia le rive dei Navigli, un intero sistema di canali irrigui e navigabili, diventati, nella parte urbana più vicina al centro di Milano, il luogo prediletto della movida del capoluogo lombardo. Ma basta uscire dalla zona centrale di Milano, sempre seguendo le acque del Naviglio Grande, e si scopre un territorio fatto di grandi aree verdi, pianeggianti, con aziende agricole pronte a vendere i loro prodotti a chilometro zero. Il cuore pulsante di questo itinerario nel regno della sostenibilità lombarda è il Parco Agricolo Sud Milano, un ambiente unico nel panorama dei parchi di cintura metropolitana europei, in quanto ha conservato, accanto a una ricchissima dote di biodiversità, la sua vocazione agricola. L’ultimo tratto del percorso, prima di entrare nel centro abitato del comune di Abbiategrasso, ha una grande fascino, in quanto consente di immergersi nella lussureggiante vegetazione che circonda le antiche ville gentilizie degli aristocratici milanesi, e in piccoli borghi contadini. Un unico microcosmo, al riparo dallo smog e dall’inquinamento della metropoli milanese.

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