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Emilia-Romagna

Val d'Arda. Tra le acque e i fossili

Itinerario

Val d'Arda. Tra le acque e i fossili

in collaborazione con Touring Club Italiano

Un itinerario dedicato ai cacciatori di fossili, tra le rocce e i calanchi della Valle dell’Arda. Da Castell’Arquato, dove il Museo Geologico conserva gli scheletri di enormi balene, si raggiunge il Parco dello Stirone e del Piacenziano. Nato sulle rive del fiume, ricche di fossili portati alla luce dallo scorrere millenario delle acque, è un vero e proprio museo all’aria aperta che racconta la storia e l’evoluzione del paesaggio. Anche la vicina Salsomaggiore Terme deve la sua fama alle acque: tra il verde di Parco Mazzini e le suggestioni orientali dell’architettura anni ’20, al benessere sono dedicate le eclettiche forme liberty delle monumentali Terme Berzieri, alimentate dai giacimenti di antiche acque termali fossili che sgorgano dal sottosuolo.

In un passato remoto, tra cinque milioni e un milione di anni fa, la Pianura Padana era occupata dalle acque di un grande golfo che faceva parte di un Adriatico molto più esteso di ora. Sui fondali di questo mare si depositarono gli scheletri di milioni di organismi marini che, trasformatisi in fossili, stupirono per secoli studiosi e scienziati, da Leonardo da Vinci in avanti. Per toccare con mano gli animali marini del passato basta raggiungere Castell’Arquato, dove le sale del Museo Geologico “G. Cortesi”, tra centinaia di fossili di ogni dimensione, ospitano imponenti frammenti di scheletri di cetacei, con una balenottera quasi completa rinvenuta sulle pendici del Monte La Ciocca di Bacedasco. Lasciato il paese, dopo una visita alla Piazza Monumentale, dove si affacciano la Rocca, la Collegiata e il Palazzo del Podestà, la ricerca delle radici più antiche di questa terra prosegue con la discesa verso il torrente Stirone. Dove le acque hanno scavato il loro corso, una breve passeggiata dalla Pieve di San Nicomede permette di raggiungere le rive e di osservare un gran numero di fossili: resti di piante e di animali, tra cui spiccano i molluschi, i coralli, i ricci di mare e i crostacei. Abbandonando la Valle dello Stirone, si punta in direzione Salsomaggiore Terme, cittadina che deve la sua notorietà e la fama internazionale alle acque salsobromoiodiche, anch’esse risalenti a milioni di anni fa, e che dall’Ottocento attraggono qui visitatori provenienti da tutto il mondo. Lungo la via, sulla sinistra, si nota la mole del Castello di Scipione o Castello Pallavicino, uno dei più antichi della zona e un tempo importante presidio lungo la Via del Sale. Giunti a Salsomaggiore Terme, con una bella passeggiata in centro si raggiunge la struttura dello stabilimento termale Berzieri, realizzato nel 1923 in uno stile ricco di suggestioni d’Oriente; qui, tra le sale del moderno centro benessere, si può visitare una piccola collezione di ceramiche originali realizzate da Galileo Chini, che trasse ispirazione dai suoi viaggi nell’antico Siam. Lo stabilimento si trova a pochi passi da Parco Mazzini, nato per gli ozi dei clienti delle terme, dove sorge una pagoda orientaleggiante che si affaccia sulle placide acque di un laghetto.

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