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Campania

Irpinia. Santuari tra i monti

Itinerario

Irpinia. Santuari tra i monti

in collaborazione con Touring Club Italiano

Un viaggio intimo e suggestivo spinge verso i Monasteri e i Santuari della montagna irpina. La partenza è coronata dalle aspre cime dei Picentini che incorniciano il Convento di San Francesco a Folloni. Con ancora vivo il ricordo della sua preziosa biblioteca si sale verso le alture di Montella, per guadagnare l’affaccio panoramico dal Santuario del Santissimo Salvatore. Ecco poi Caposele, dove il Santuario di San Gerardo Maiella si slancia nelle forme dell’architettura contemporanea, facendo da contrappunto ai ruderi dell’Abbazia romanica del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi, che conserva bassorilievi di età romana. Dopo una sosta nel borgo medievale di Gesualdo, l’ultima tappa è a Maria Santissima a Carpignano, luogo di culto ricostruito dopo il terremoto del 1980.

L’itinerario parte dal Convento di San Francesco a Folloni, pregevole esempio di architettura che sorge al centro della verdeggiante Valle del fiume Calore Irpino ed è visibile da lontano grazie al cinquecentesco campanile cuspidato. Da qui si raggiunge il vicino abitato di Montella, adagiato in una conca ai piedi del Monte Sassosano, ammantato di castagneti e noccioleti. Una serpeggiante e ripida strada in salita conduce al Santuario del Santissimo Salvatore, mirabile punto d’osservazione sul territorio circostante: dalla terrazza che circonda la Chiesa, lo sguardo spazia a 360 gradi, consentendo di pregustare tutte le tappe successive del percorso che si svolge nell’ampia vallata tra il massiccio del Terminio-Cervialto a sud e le dolci colline che a nord fanno da spartiacque con la Valle dell’Ofanto. Discesi dal Santuario, si raggiunge l’abitato di Caposele, nei cui pressi sgorgano le sorgenti principali del fiume Sele; qui nella frazione Materdomini si accede al Santuario di San Gerardo Maiella, molto frequentato dai pellegrini, e si ha modo di visitare il piccolo museo in cui sono raccolti ex voto, statue lignee e reliquie del Santo. Si torna poi nuovamente a nord, fino alla bellissima Abbazia di San Guglielmo al Goleto con le sue due preziose Chiese in stile romanico, la grande Chiesa diroccata, il chiostro, il Convento e la possente torre medievale realizzata con grandi blocchi di un mausoleo romano: è questo uno dei più suggestivi Complessi abbaziali dell’Italia meridionale. Proseguendo verso nord si tocca il piccolo centro medievale di Gesualdo, con un possente ed elegante castello adagiato su un’altura a controllo di un vasto territorio che fu fiorente per secoli. Da qui si raggiunge infine la frazione di Carpignano, in territorio di Grottaminarda, dove il Santuario di Maria Santissima è ancora molto frequentato dai pellegrini.

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