Pergine Valsugana
UFFICIO INFORMAZIONI
Piazza Serra 10, Pergine Valsugana
www.visitvalsugana.it
CASTELLO DI PERGINE
Via al Castello 10, Pergine Valsugana
castelpergine.it
Condizioni di visita: visite guidate a pagamento
Porta d'accesso alla Valsugana, Pergine è una vivace cittadina dalla storia millenaria. Abitata già in epoca preistorica dai Reti, passò poi sotto dominio romano. Fu nel Medioevo però che conobbe il suo massimo splendore, quando a governarla furono i conti di Tirolo, dopo essersela a lungo contesa con il Principato vescovile di Trento. A testimonianza di questo glorioso passato svetta ancora su un colle il Castello di Pergine, rimasto praticamente invariato sin dal XII secolo. Mura merlate con torri circolari e quadrate, corti interne, loggiati, sale spoglie e austere o affrescate con storie che narrano episodi del passato: tutto qui evoca la vita che una volta animava il castello. Oggi è sede di un albergo e ristorante oltreché di mostre temporanee ed eventi culturali, per cui è solamente in parte visitabile, ma salire quassù ne vale davvero la pena. Anche il centro storico ha un suo perché: strade e piazzette lastricate, palazzi signorili porticati e chiese ricche di arte. In piazza Municipio si erge il Palazzo Comu¬nale, del 1697 con una doppia scalinata e inferriate artistiche del XVIII secolo. In piazza S. Maria invece, vi sono tre piccole chiese che costituiscono un altro pezzo di storia di Pergine. Una è la chiesa di San Carlo, che risale al periodo barocco ma si presenta molto umile e semplice, ridotta all’essenziale, seppur elegante nel suo candore. La pieve della Natività di Maria, costruita nel tipico stile architettonico romanico trentino, anch’essa molto semplice ma affascinante, con una facciata in pietra e un campanile slanciato. La terza è intitolata a Sant’Antonio Abate, il santo protettore degli animali e dei malati, particolarmente venerato in molte comunità rurali. Come le precedenti non pecca di eccentricità e la sua posizione isolata è ideale per la meditazione e la preghiera. Tutt’altra storia la racconta invece il Parco ai Tre Castagni: area verde ai piedi del colle del castello, è stato ricavato dai giardini dell’ex ospedale psichiatrico dove fu internata a forza Ida Dalser, prima compagna di Mussolini e mamma del suo primo figlio, anche lui rinchiuso in manicomio. Il film Vincere di Marco Bellocchio, del 2009, racconta magistralmente questa vicenda.
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