Caldonazzo
COMUNE DI CALDONAZZO
Piazza Municipio 1
comune.caldonazzo.tn.it
Circa 10 chilometri di strada, mezz’ora di tempo e un tracciato asfaltato che segue il corso del fiume Brenta e, in parte, una passerella a bordo lago, quello di Caldonazzo. Così si raggiunge la seconda tappa della Ciclabile della Valsugana. Va detto subito: il lago di Caldonazzo non è il solito laghetto di montagna. Innanzitutto per le misure: i suoi 4735 metri di lunghezza e 1870 di larghezza lo rendono il più grande lago del Trentino non condiviso con altre regioni. Poi per le sue acque, incredibilmente calde in estate, e tanto limpide da meritare la Bandiera Blu. Sulle sue sponde non mancano spiagge libere o attrezzate, per il relax o il gioco dei bambini. Se invece siete tipi da “mani in pasta” sappiate che ci sono anche scuole di vela e windsurf, per imparare o migliorare la tecnica. Per chi cerca qualcosa di adrenalinico c’è lo sci nautico, mentre chi preferisce un ritmo più blando può noleggiare un kayak o un SUP. Insomma, un luogo che riesce ad accontentare un po’ tutti. Anche perché, lasciandosi alle spalle la vivacità della riva, c’è il piccolo borgo di Caldonazzo da visitare. Piccolo, ma con un certo carattere. Il borgo si raccoglie attorno alla casa-fortezza conosciuta come Magnifica Corte dei Conti Trapp che originariamente era circondata da una muraglia con al centro una torre. Con il passare dei secoli numerosi ampliamenti ne hanno modificato la struttura. Venne, per esempio, costruito il palazzo nuovo, ricco di affreschi e collegato al palazzo vecchio conferendo alla corte un aspetto più unitario. Accanto venne eretto il Decimario in cui venivano stipati i raccolti come tributo ai Conti. Passeggiare nel suo cortile interno è come fare un salto indietro nel tempo, immaginando la vita nobiliare di un'epoca passata. Oggi la Magnifica Corte ospita spesso eventi culturali, mostre e manifestazioni, diventando un vivace centro di aggregazione per la comunità e un'attrazione imperdibile per i visitatori. Di fronte, la parrocchiale di San Sisto era filiale della pieve di Calceranica. L’edificio risale al XIV secolo ma subì le principali modifiche nel corso del XVII secolo. Al suo interno, oltre a diverse opere d'arte si conserva una pietra tombale paleocristiana.
Partner



Iniziativa in collaborazione con

