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Puglia

La Puglia dei Dolmen

Itinerario

La Puglia dei Dolmen

in collaborazione con Touring Club Italiano
Nei campi di terra rossa, tra gli ulivi, austeri blocchi di pietra raccontano una storia più che millenaria. Sono i dolmen, monumenti funerari della cultura megalitica che, a partire dal V millennio a.C. si è diffusa dall’Europa atlantica fino alle sponde del Mediterraneo. I più interessanti si trovano qui, nell’area compresa fra Bisceglie e Corato, e possono essere scoperti con un suggestivo percorso in mezzo a campagne e uliveti che si stendono a perdita d’occhio disegnando linee e geometrie ordinate.
La campagna pugliese è tagliata da tranquille stradine secondarie, bordate da muretti a secco, risultato di secoli di bonifica e di duro lavoro da parte di pazienti contadini. Tra Bisceglie e Corato gli uliveti sono rigogliosi e punteggiano un paesaggio leggermente ondulato, che si perde all’orizzonte lasciando intuire da un lato il mare e dall’altro i rilievi delle Murge. Qua e là sopravvivono una vecchia torre di avvistamento, qualche antico casale, una chiesetta silenziosa. Fin qui, in piena area mediterranea, approdò verso il III-II millennio a.C. quella cultura megalitica nata oltre seimila anni fa sulle coste dell’Atlantico e diffusasi in tutto il continente. Tra le testimonianze più imponenti di quella civiltà sono giunti fino a noi i dolmen, monumenti funerari realizzati con grandi blocchi di pietra, che grazie alla loro mole hanno attraversato i millenni. Conosciuti da sempre, i dolmen di quest’area sono stati studiati a più riprese nel corso del Novecento. Si trattava di sepolture, probabilmente di personaggi importanti delle comunità che in quell’epoca lontana vivevano sulle coste dell’Adriatico e, come accadeva nel resto d’Europa, erano ricoperti da terra e pietre più piccole, fino a formare un tumulo di cui oggi possiamo riconoscere solo i contorni. Un breve corridoio immetteva in una cella, nella quale erano sepolti i defunti: le campagne di scavo hanno riportato alla luce scheletri umani insieme a suppellettili e resti animali, probabili avanzi di pasti rituali e dei riti che accompagnavano il percorso verso l’aldilà.
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