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Abruzzo

Oasi di Serranella

Itinerario

Itinerario

Oasi di Serranella

in collaborazione con WWF

L’Oasi WWF di Serranella e Riserva Naturale Regionale (EUAP0247) si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione (IT7140215) nei Comuni di Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro (CH). L’area si estende per circa 302 ettari (oltre altri 200 ettari di fascia di rispetto) nella bassa valle del Sangro alla confluenza con il fiume Aventino. Di origine artificiale, è diventata in breve tempo una palude ricca di vita e importante per la sosta degli uccelli migratori. Il Lago di Serranella grazie alla sua posizione prossima alla costa adriatica e alla confluenza fra i fiumi Sangro e Aventino è una delle aree più importanti per la sosta degli uccelli migratori dell’Italia centrale. Una delle oasi italiane gestite dal WWF Italia dove è possibile fare escursioni tra piante secolari, animali rari ed aria pura.

La Riserva Naturale Regionale Oasi di Serranella, istituita nel 1990, è situata tra i comuni di Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro, in provincia di Chieti. Si tratta di una zona umida di grande rilevanza, 300 ettari di canne di palude preziose per l’avifauna e in particolare per gli uccelli migratori.

L’Oasi protegge un lago artificiale creato nel punto in cui il fiume Aventino e il torrente Gogna confluiscono nel fiume Sangro.

AMBIENTE, FLORA E FAUNA

Il Lago di Serranella si è formato a seguito della costruzione di una traversa per scopi irrigui, nel 1981, ma l’invaso artificiale è diventato in breve tempo una area umida ricca di biodiversità.
Grazie ad interventi di ripristino ambientale, si sta ricostituendo la ricchezza di habitat dell’ambiente fluviale con laghetti, lanche, zone allagate riportando l’ambiente e il paesaggio al suo aspetto originario.
L’area presenta una eccezionale ricchezza vegetazionale con 25 associazioni vegetali, quasi tutte legate ad ambienti acquatici e specie talvolta molto rare. Lungo le sponde si trova il bosco ripariale formato salici, pioppo e ontano nero. Da segnalare la comunità a tifa di Laxmann, specie nota in Abruzzo solo per Serranella ed inserita nel “Libro Rosso”delle Piante d’Italia.
L’aspetto naturalistico più importante della Riserva di Serranella è la notevole ricchezza avifaunistica, con 218 specie diverse di uccelli censite, tra cui il falco pescatore, la cicogna nera, il mignattaio, la gru, il fenicottero, il marangone minore, la spatola, l’airone bianco maggiore ed il cormorano.
Durante il periodo delle migrazioni e dello svernamento il lago è frequentato da un numero elevato di uccelli, in particolare anatre, folaghe e trampolieri.
Le specie nidificanti sono oltre 70 tra cui la nitticora, il cannareccione, il tarabusino ed irregolarmente il codone, scelto anche quale simbolo dell’area protetta. Recentemente è stata confermata la nidificazione a Serranella della nitticora e del cavaliere d’Italia, prima in Abruzzo.
Nei campi coltivati e nelle aree cespugliate si riproducono la cappellaccia, l’upupa, l’occhiocotto, e l’averla capirossa. Le aree boscate sono frequentate anche dal picchio verde, dal picchio rosso maggiore, dalla poiana e dal nibbio reale, la cui nidificazione è di grande rilievo per la Riserva.
Tra i mammiferi: la volpe, il tasso, la faina e il moscardino risultano comuni, meno frequenti la puzzola e il topo quercino. Negli ultimi anni viene osservato anche il capriolo, proveniente dalle aree collinari limitrofe dove è sempre più diffuso. La fauna ittica è rappresentata da diverse specie, soprattutto quelle legate ai fondali melmosi come la tinca, la carpa, l’anguilla, il barbo, il cadevano e il cobite, un piccolo pesce molto bello ma difficile da osservare per le sue elusive abitudini di vita. L’Oasi è l’area di maggior importanza in Abruzzo per la testuggine palustre.

Visitare la riserva del lago di Serranella

La Riserva è aperta tutto l’anno, anche se vi consigliamo di visitarla in primavera e in autunno. È possibile effettuare, su prenotazione, visite guidate attraverso una rete di “percorsi-natura”; ben cinque, con caratteristiche diverse.

Abbiamo percorso il Sentiero degli Orti partendo dal Centro Visite in località Brecciaio. L’inizio è subito molto promettente: incontriamo un osservatorio per l’avvistamento di rari uccelli! Noi abbiamo portato un binocolo e la macchina fotografica. Siamo rimasti appostati per un po’, nella speranza di essere fortunati e poter ammirare alcune specie presenti nella riserva. Purtroppo però la pazienza non ci ha premiati!

Proseguiamo il percorso incontrando un ambiente rurale con un pagliaio e un orto dove, annualmente, vengono coltivati orti didattici ad opera delle scuole. Sulle sponde si incontrano salici, pioppi e ontani.

La fauna della Riserva è quella tipica delle zone umide. Molto ricca è l’avifauna: capita di osservare il falco pescatore, il germano reale, il piro piro, il nibbio reale, l’airone rosso e la cicogna nera.

Si continua il sentiero, immerso nella natura, fino a raggiungere la sommità della collina. Qui ad attenderci c’è una piccola area verde attrezzata con tavoli da pic nic perfetta per una piacevole sosta. Continuiamo a salire su per la collina, fino ad arrivare in una piccola piazzetta dove scopriamo una chiesa rurale: la Parrocchia S.Maria Ausiliatrice – S.Francesco d’Assisi. E sorpresa delle sorprese… qui c’è anche un bellissimo pavone che ci ha deliziati con ben due ruote!

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