IAT TREVISO CENTRO - INFORMAZIONE ASSISTENZA TURISTICA
Piazza Borsa 4
visittreviso.it
La seconda Venezia, più raccolta e misteriosa della “capitale”, è un susseguirsi di sorprese e affascinanti colpi d’occhio se la scelta è quella di camminare per le stradine silenziose nei pressi del Canale dei Buranelli. Si tratta di uno dei canali su cui in passato attraccavano le barche con le merci dirette alla laguna, con viavai di facchini, grida e trattative sotto alle logge porticate. Qui, con le case che fanno da ponte, le finestre e i balconi che si specchiano sull’acqua, nelle giornate di sole è facile incontrare qualche artista col pennello intento a riprendere scorci d’altri tempi. Perché Treviso ha due volti. Uno è quello del potere espresso dai magnifici palazzi affacciati sulla via centrale, il Calmaggiore, dove un tempo risiedevano le famiglie più influenti della città. Culmina in Piazza dei Signori, che con i suoi numerosi caffè è divenuta un vivace salotto cittadino dove i Trevigiani si danno appuntamento. Ma dietro al grandioso Palazzo dei Trecento, dominato dalla Torre Civica, appare l’altro volto, quello romantico e popolare delle vie d’acqua. Nel quartiere della Pescheria, l’isolotto dove ogni mattina si tiene da secoli il mercato del pesce, è un viavai di giovani soprattutto nell’ora del tradizionale cicchetto, l’aperitivo serale con gustosi crostini, sempre accompagnato da un buon bicchiere di Prosecco. A metà strada, lungo il passaggio che mette in comunicazione le due Piazze attigue dei Signori e della Pescheria s’incontra il Complesso Monumentale di Santa Lucia e San Vito, di origine romanica, dove un restauro ha messo in luce gli affreschi trecenteschi che decorano le volte a crociera, i cieli blu stellati e un’importante raffigurazione della Madonna del Paveio di Tomaso da Modena. A pochi passi di distanza, la piccola capitale della Marca coniuga devozione religiosa, potere politico e vocazione commerciale.