Tappa 2

Chioggia

UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE IAT
Lungomare Adriatico 101 (estate) 
c/o Museo civico della Laguna Sud, Campo Marconi 1 (inverno)
Tel. 041403652
ufficio.iat@chioggia.org
www.facebook.com/IATCHIOGGIA 
www.visitchioggia.org

«Paese sospeso in aria, che ha da spartire più con la fantasia che con le immagini delle città di mare. È un rettangolo di terra che pare voglia staccarsi dagli orti che lo tengono legato a Sant’Anna e Brondolo, per avventurarsi in mare a conoscere posti nuovi, a fare altre esperienze». Così scriveva il giornalista Orio Vergani, cogliendo la doppia anima di Chioggia da sempre sospesa fra terra e mare. La leggenda la vuole fondata da Clodio, un esule troiano che le avrebbe dato il suo nome. Di certo, Chioggia era già sviluppata in epoca romana e nel Medioevo raggiunse un’importanza notevole grazie al commercio del sale, tanto che alla fine del XIV secolo Genova e Venezia se la contesero per controllarne le ricchezze. Dominata da Venezia fino all’epoca napoleonica e in seguito dagli Austriaci, Chioggia improntò nei secoli la sua economia sulla pesca, che tuttora ne è il perno. E dalla centralità della pesca e delle attività collegate deriva la forma a spina di pesce del centro, con le linee verticali della piazza e dei canali che incrociano quelle orizzontali delle calli, in una struttura regolare e funzionale

CATTEDRALE DI CHIOGGIA
Rione Duomo 77
Tel. 041400496
cattedralechioggia@gmail.com
www.cattedralechioggia.it   
Apertura: tutti i giorni 8-12 e 15.30-18 (visite sospese durante le celebrazioni liturgiche).

L’architetto Baldassarre Longhena la progettò nel 1623, anche se la struttura originaria risale al 1100, come ricorda la fontana che si trova all’esterno ed è decorata con elementi dell’epoca. Elegante e sobria, conserva all’interno i suoi tesori maggiori, in particolare in una cappella laterale, in cui le reliquie dei Santi Patroni Felice e Fortunato sono circondate da pregevoli tele di Palma il Giovane, Piazzetta e Tiepolo, e nelle navate, con un bancone del Brustolon, il Michelangelo del legno, e tele di artisti seicenteschi. Suggestive anche le tolèle, tavolette votive tipiche della devozione popolare: piccoli quadri dipinti su tavole di legno che raccontano i miracoli e le grazie ricevute dalla gente del luogo, tra storie di naufragi, guarigioni e infortuni.

TORRE DELL’OROLOGIO 
Museo dell’Orologio 
Corso del Popolo 
Tel. 3898986972
lubellemo2015@libero.it
Apertura: domenica 10-12 e 16-17.30 su prenotazione
Condizioni di visita: offerta libera

La Torre (o Torre-campanile) dell’Orologio svetta accanto alla Chiesa di Sant’Andrea, ricostruita definitivamente nel 1743 su due Chiese dell’VIII e del XV secolo, e con un Battistero attribuito al Sansovino. È una torre dell’XI-XII secolo, nata per scopi difensivi e diventata poi un riferimento importante di Chioggia, perché ospita sulla facciata l’orologio da torre più antico del mondo (1386) insieme a quello della Cattedrale di Salisbury, in Inghilterra. L’orologio è quasi certamente opera dei Dondi, celebri costruttori di orologi e apparecchiature meccaniche, e fino a metà dell’Ottocento era collocato sulla facciata del centrale Palazzo Pretorio. Inerpicandosi tra i vari piani della torre, in quelli che ora sono gli spazi dell’interessante Museo dell’Orologio, si possono scoprire brani di storia della città, della torre e dell’orologio stesso, tra meccanismi di precisione e documenti antichi.

PESCHERIA
Corso del Popolo 
È uno dei luoghi più vivaci e significativi di Chioggia, che da secoli ha nella pesca il centro della sua economia e della sua tradizione. La Pescheria ospita un mercato in cui è piacevole gironzolare, tra prelibatezze e specialità ma anche pesci “poveri” come alici e sarde, alla base di molti piatti della gustosa gastronomia locale. Si trova al piano terra del trecentesco Palazzo Granaio, un tempo deputato a conservare il grano per la città e decorato sulla facciata da un’edicola con un’immagine della Madonna col Bambino attribuita a Jacopo Sansovino. Uno scenografico portale scolpito dal padovano Amleto Sartori ne marca l’ingresso principale e porta dritti in un microcosmo di profumi, odori e rumori.

PIAZZETTA VIGO 
Una colonna su cui svetta il Leone marciano, che qui chiamano affettuosamente “el gato”, il maestoso Ponte di Vigo a lato, con i suoi marmi d’Istria, e un affaccio sulla laguna da cui godere della luce e dell’acqua, seduti a un caffè o aspettando di imbarcarsi per Venezia o per l’Isola di Pellestrina. È questa Piazzetta Vigo, che segna la fine del corso principale di Chioggia ed è punto di incontro per abitanti e turisti, nonché approdo e punto di partenza verso la laguna, naturale sbocco di questa città, sempre protesa verso l’acqua.

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