Tappa 3

Monterchi

PRO LOCO
Zona Industriale Pocaia
Tel. 057570241, 0758517854
info@prolocomonterchi.it
www.prolocomonterchi.it

Roccaforte di confine innalzata in epoca medievale, Monterchi fu rinforzata nel XV secolo sotto la dominazione dei granduchi de’ Medici con la costruzione di un’imponente cinta muraria dotata di torri di avvistamento. Oggi è un centro agricolo dedito prevalentemente alla produzione di uva, olive, cereali, ortaggi e frutta, e i suoi edifici storici, compresa la Pieve romanica, hanno subito radicali ricostruzioni dopo i devastanti terremoti del 1917-19. Un’opera grandiosa però vale da sola una sosta di qualche ora a Monterchi: la solenne e regale Madonna del Parto di Piero della Francesca, dipinta dall’autore nel paese natio della madre, Romana di Perino da Monterchi.

MUSEO DELLA MADONNA DEL PARTO
Via della Reglia 1
Tel. 057570713
info@madonnadelparto.it
www.madonnadelparto.it
Apertura: per verificare il calendario delle prossime aperture consultare il sito web
Condizioni di visita: ingresso a pagamento

Un piccolo museo dedicato a una delle più straordinarie ed enigmatiche opere d’arte della pittura rinascimentale italiana, presentata con schede didattiche e un coinvolgente filmato sulla vita e le opere di Piero della Francesca. Dietro a una teca di vetro in una stanza solo a lei dedicata, si ammira la Madonna, giovanissima ma maestosa e regale nella sua semplicità e naturalezza, con i biondi capelli intrecciati intorno alla testa trattenuti da una fascia di tessuto, che si accarezza con la mano il ventre in un gesto di orgoglio e protezione verso il nascituro. Ai suoi lati due angeli, vestiti di verde e di rosso, con le ali e gli abiti dai colori speculari, verde e rosso, tengono aperta la tenda di prezioso damasco lavorato con i motivi del melograno, simbolo di fertilità, abbondanza e redenzione. Eseguito intorno alla metà del XV secolo per la piccola Chiesa di Santa Maria di Momentana, ubicata su una collina vicino al paese bagnata da acque abbondanti dove le donne usavano lavarsi per avere salute e fortuna nel parto, l’affresco richiama proprio l’antico culto della fertilità praticato nella zona fino al secolo scorso.

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