Tappa 1

Volpedo

ASSOCIAZIONE PELLIZZA DA VOLPEDO
Via Sovera 2
Tel. 013180318- 3385633056
info@pellizza.it
www.pellizza.it

Il percorso urbano sulle tracce di Pellizza da Volpedo parte dalla Pieve di San Pietro, dalla semplice struttura romanica padana dell’XI secolo rielaborata nel Quattrocento, come attestano i preziosi affreschi custoditi nell’interno. Alcuni di questi, raffiguranti San Silvestro Papa, i Santi Cosma e Damiano e i Santi Giacomo e Pietro martire sono stati attribuiti al Magister Antonius, mentre altri portano la firma di Quirico da Tortona. L’affresco più caro a Pellizza, a cui s’ispirò per il dipinto Pilastro della Pieve di Volpedo, ricopre la prima colonna a destra dell’ingresso, e raffigura una tenera Madonna col Bambino di gusto tardogotico. A trasformare Volpedo in un grande museo all’aperto concorrono infine le 18 riproduzioni in grande formato di opere di Giuseppe Pellizza collocate nelle vie e piazze del paese, in un gioco di specchi con gli scorci del paesaggio che le hanno ispirate. Dalla casa del pittore, accanto alla quale si trova la prima tela divisionista intitolata Sul fienile, alla Piazza Quarto Stato, dove Pellizza dipinse tra il 1892 e il 1901 le sue opere sociali più famose, fino a Piazza Libertà, la principale del paese, ancora quasi identica a quella ritratta nel dipinto Piazza di Volpedo, specialmente alla domenica mattina quando è rallegrata dalle bancarelle degli ambulanti, com’è descritto nel disegno in bianco e nero Volpedo la domenica mattina.

STUDIO DEL PITTORE
Via Rosano 1/A
Apertura  ottobre-aprile, sabato, domenica e festivi 15-17; maggio-settembre, sabato, domenica e festivi 16-19; visite infrasettimanali su prenotazione 
Condizioni di visita: ingresso gratuito
Associazione Pellizza da Volpedo
Via Sovera 2
Tel. 013180318- 3385633056
info@pellizza.it
www.pellizza.it

Dalla Chiesa bastano pochi passi per raggiungere lo studio del pittore, dotato di un grande lucernario zenitale che convoglia all’interno la luce naturale. Alle pareti sono appesi i ritratti dei famigliari di Pellizza, mentre i libri, i gessi e un cavalletto ancora segnato dai colori aiutano a entrare in contatto con l’universo affettivo e culturale dell’artista.

MUSEO DIDATTICO
Piazza Quarto Stato
Apertura: ottobre-aprile, sabato, domenica e festivi 15-17; maggio-settembre, sabato, domenica e festivi 16-19; visite infrasettimanali su prenotazione 
Condizioni di visita: ingresso gratuito

ASSOCIALZIONE PELLIZZA DA VOLPEDO
Via Sovera 2
Tel. 013180318 - 3385633056
Info@pellizza.it
www.pellizza.it

Importante per comprendere il percorso pittorico del Maestro nel passaggio tra Realismo e Simbolismo, con una predilezione per i temi dell’amore e della natura, è il Museo Didattico, corredato di immagini, pannelli esplicativi e di un suggestivo filmato dedicato a Il Quarto Stato in cui a parlare agli spettatori sono gli stessi contadini e lavoratori ritratti nel quadro, che il pittore utilizzò come modelli dal vero dando voce alle loro speranze di solidarietà e giustizia. 


SENTIERO CAMPESTRE “LA MONTÀ DI BOGINO”
“Io sento il bisogno di avere ogni giorno davanti a me qualche tela a cui lavorare la quale mi ritragga qualcuna delle grandi armonie pittoriche e ideali della natura”.
Giuseppe Pellizza, agosto 1903
«Io sento il bisogno di avere ogni giorno davanti a me qualche tela a cui lavorare la quale mi ritragga qualcuna delle grandi armonie pittoriche e ideali della natura». (Giuseppe Pellizza, agosto 1903)
Otto opere pellizziane che ritraggono la natura nella sua dimensione a un tempo lirica, simbolica e universale scandiscono il percorso ad anello di 5 km che s’inoltra nei terreni agricoli appartenuti alla famiglia Pellizza, dove il pittore amava dipingere en plein air. Il sentiero inizia alla periferia est del paese e ripercorre per un tratto lo storico tracciato che collegava la frazione rurale di Ca’ Barbieri al centro abitato di Volpedo. Camminando nella campagna circondati da boschi, vigneti e coltivazioni di peschi, si ammirano le riproduzioni di splendide tele come La montà di Bogino, che dà il nome all’itinerario, Valletta a Volpedo, o L’amore nella vita in cui l’autore, con l’aiuto della tecnica divisionista, riesce a rendere viva la luce e trasparenti le penombre e i suoi stati d’animo velati da una lieve vena di malinconia.

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