Tappa 2

Santuario di S. Maria del Monte e Via Sacra (Sacro Monte di Varese)

Via  Assunzione 21, località Santa Maria del Monte   Tel. 033222922- 33288377206   info@sacromontedivarese.itwww.sacromontedivarese.it Apertura santuario: lunedì- domenica 7-12 e 14-18 (7.30-12 e 14-17.30 ora solare)

È un percorso veramente insuperabile per l’intreccio tra ambiente e spiritualità quello che sale sull’ampio sentiero del Sacro Monte di Varese, nel Parco Naturale del Campo dei Fiori, dai 585 m della I cappella sino agli 880 m del Santuario di Santa Maria del Monte, meta finale dell’ascesi mistica e naturalistica. Tra i due punti sorgono le quattordici cappelle dedicate ai Misteri del Rosario volute dal frate cappuccino Gian Battista Aguggiari nel XVII secolo, e realizzate su progetto dell’architetto Giuseppe Bernascone con il contributo di celebri scultori come Bussola, Prestinari, Silva, e pittori tra i quali il Morazzone, il Legnanino e Francesco Nuvolone. All’interno di ogni cappella, imponenti gruppi scultorei di veristica teatralità richiamano i visitatori a una fede semplice e autentica per arginare le minacce delle eresie diffuse oltre le Alpi. Così accade nella III cappella, la Natività, uno dei presepi più commoventi di tutta l’arte lombarda, in cui i pastori accorsi per adorare il Bambino Gesù, chi con l’agnello in spalla, chi in compagnia del proprio cane, chi ancora con flauti e zampogne, comunicano una spontanea umanità che dà al racconto sacro una naturalezza vicina alla vita di tutti i giorni. All’esterno della cappella il dipinto della Fuga in Egitto di Renato Guttuso attualizza il dramma di chi è costretto ad abbandonare la patria per sfuggire alle persecuzioni. Particolarmente drammatiche e coinvolgenti sono la VII e la X cappella, dedicate alla Flagellazione e alla Crocifissione di Cristo, scena quest’ultima animata da più di cinquanta statue addolorate, capolavoro della scultura barocca lombarda. Il percorso si conclude davanti all’altare del Santuario che rappresenta l’Incoronazione di Maria, in cui si venera l’effigie della trecentesca Madonna Nera, da sempre meta di un incessante, devoto pellegrinaggio. Sotto il presbiterio si scende alla scoperta della cripta del primissimo XI secolo, coperta da volte sorrette da quattro colonnine e ornata da splendidi affreschi arcaizzanti. La cripta è un gioiello che ha goduto di un lungo restauro che ha ridato lustro agli affreschi, la cui datazione, ancora incerta, si inserisce tra il 1360 e i primi anni del XV secolo. I lavori hanno permesso la riscoperta di tre affreschi nella prima sala di entrata. Il più antico raffigura una Vergine col Bambino che risale al terzo-quarto decennio del XV secolo ed è attribuibile al Gotico internazionale. Di poco successiva una Annunciazione ritenuta opera di un artista locale. Il terzo, più piccolo nelle dimensioni e sempre collocabile nei primi decenni del XV secolo, raffigura anch’esso una Madonna col Bambino, chiudendo una sorta di trittico dedicato alla Vergine, che ha ispirato per questa sala il nome di “Sala delle Tre Madonne”.

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO