Tappa 3

Pescarenico (Lecco)

INFOPOINT LECCO
Piazza XX Settembre 23
lakecomo.is/it
“È Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dell'Adda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare” (cap. IV).
Il rione a sud del Ponte Azzone Visconti, dove il Manzoni situa anche il Convento di Fra Cristoforo, è rimasto più o meno uguale alle descrizioni, se non altro per l’atmosfera romantica d’altri tempi. La rievocano le viuzze interne, le case dei pescatori addossate l’una all’altra con le facciate colorate che si riflettono nitide sull’acqua e il vecchio molo con le tradizionali “lucie” (o batèj), come vengono chiamate le piccole imbarcazioni con archi di legno ricurvi che servono a sostenere la copertura in caso di pioggia. Le famiglie che abitavano questo quartiere avevano il diritto di pesca nel tratto dove l’Adda si restringe, tra il Lago di Lecco e quello di Garlate. A parte il motore che sostituisce i remi, il resto è rimasto uguale alla notte in cui Renzo, Lucia e la madre Agnese, avvisati da Fra Cristoforo, fuggirono in gran fretta dall’inseguimento dei bravi inviati da Don Rodrigo. Per godere questo tratto appartato di lungolago, tra la magia dei salici e l’ondeggiare placido di oche e germani, c’è la passeggiata ciclopedonale. Dalla riva opposta di Pescate si gode forse meglio la poesia del borgo, con alle spalle il Monte Resegone.

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