Tappa 2

Albisola Superiore

UFFICIO TURISMO
Via Turati 18
Tel. 019482295, interno 264
turismo@comune.albisola-superiore.sv.it
www.albisolaturismo.it

Raccolto intorno a due caratteristici centri storici, Borgo Superiore all’interno, sulle rive del rio Basco, e Borgo Capo affacciato sul mare, il Comune di Albisola Superiore conserva memoria del suo passato archeologico in prossimità della stazione ferroviaria, dove sono stati rinvenuti cospicui resti di Alba Docilia, antico nucleo romano di Albisola. Anche la Parrocchiale di San Nicolò, di aspetto settecentesco, esibisce notevoli tesori artistici, dai gruppi lignei policromi di Anton Maria Maragliano ai grandi dipinti di Paolo Gerolamo Brusco, al marmo con la Gloria di San Nicolò di Francesco Schiaffino, che incornicia l’altare. La Passeggiata Eugenio Montale in riva al mare, sul tracciato della ex ferrovia, infine rende omaggio agli artisti del Novecento che frequentavano abitualmente Albisola con venti grandi pannelli policromi in ceramica ispirati ai disegni originali delle loro opere. Porta la firma di Aurelio Caminati, Carlos Carlé e Emanuele Luzzati la panchina lunga 120 m in cemento, grès e smalti intitolata Onda, in cui si riconoscono le figure di un totem, di un Ratto d’Europa e di fieri paladini che combattono eroicamente contro i malefici draghi.

MUSEO CIVICO MANLIO TRUCCO
Corso Filippo Ferrari 193
Tel. 019484615
cultura@comune.albisola-superiore.sv.it
www.comune.albisola-superiore.sv.it/museo-civico
Apertura: metà giugno-metà settembre, lunedì-sabato 8.30-12.30; metà settembre-metà giugno, martedì, giovedì e sabato 8.30-12.30, mercoledì e venerdì 14-18.30
Condizioni di visita: ingresso gratuito

Allestito nell’ultima casa-atelier dell’artista ligure Manlio Trucco (1884-1974), il museo ripercorre in un coinvolgente percorso a ritroso la storia della ceramica ad Albisola dal XX al XV secolo, introdotta da una serie di scatti dei luoghi della ceramica del celebre fotografo Gianni Berengo Gardin. Seguono, nelle sale del Novecento, estrose opere futuriste e la serie dei “multipli” di Arturo Martini e Francesco Messina: sei piccoli gruppi scultorei, uno dei quali in biscotto, ricavati da forme lavorate nell’antica fornace della “Fenice” dell’eclettico Manlio Trucco, del quale sono esposti anche mobili e dipinti. Di produzione ottocentesca sono le pentole di utilizzo domestico nella classica terracotta scura, e le ceramiche da tavola in giallo e nero. Ritornando indietro nel tempo s’incontra il pannello in piastrelle maiolicate Sciaccarama (datato 28 agosto 1554), murato all’origine nell’Ospedale di San Nicolò, e una rara collezione di corredi ceramici utilizzati nei secoli XVII e XVIII dalle farmacie degli Ospedali San Martino di Genova.

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