Tappa 4

Alife

COMUNE
Piazza della Liberazione 3
comune.alife.ce.it
Nel 326 a.C., all’inizio della Seconda Guerra Sannitica, i Romani conquistarono l’antica Allifae. Da quel momento la città coniò moneta propria, fu colonia nel I secolo d.C. e prosperò a lungo. Contea longobarda del ducato di Benevento prima e del principato di Capua poi, nell’865 fu devastata dai Saraceni e nel 1138 da Ruggero il Normanno. Fu feudo dei D’Aquino, dei D’Avella, degli Stendardo, dei Marzano e infine dei Gaetani. Del suo glorioso passato romano, la città conserva oggi pressoché intatto l’impianto urbano del castrum, con strade ortogonali racchiuse in una cerchia quadrangolare di mura. Queste risalgono all’epoca sillana (I secolo a.C.) e sono ancora ottimamente conservate, con le loro torri cilindriche e quadrate, distribuite su un perimetro di quasi 2 km. In corrispondenza del cardo e del decumano principale si aprono quattro porte. Si conservano i resti del teatro, dell’anfiteatro e di un edificio termale, un criptoportico articolato in tre bracci per una lunghezza complessiva di oltre 100 m. Al centro, in Piazza Vescovado, si trova la Cattedrale dedicata a San Sisto.

MURA E MONUMENTI ROMANI
Comune
Piazza della Liberazione 3
comune.alife.ce.it
Di epoca sillana, le mura sono rinforzate da torri cilindriche e quadrate, e occupano un rettangolo di 540 x 405 m. Vi si aprono quattro porte in corrispondenza degli sbocchi del cardo e del decumano, una di queste è Porta Napoli in via Caduti sul Lavoro. In via Criptoportico vede il criptoportico romano, una galleria rettangolare lunga oltre 100 m, composta di due ambulacri separati da un muro in cui si aprono trenta archi illuminati da ventun aperture quadrate. Si conservano anche i resti di un edificio termale. Fuori le mura, oltre Porta Napoli, in Piazza XIX Ottobre sorge il Mausoleo degli Acilii Glabriones, risalente al I secolo d.C., a pianta circolare e copertura a cupola; dopo essere stato trasformato nel XIII secolo nella Cappella di San Giovanni Gerosolimitano, dal 1924 è dedicato ai Caduti. In via Caduti sul Lavoro via a breve distanza dal mausoleo si trova l’anfiteatro risalente al I secolo d.C., in grado di ospitare circa quindicimila spettatori.

MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ANTICA ALLIFAE
Piazza XIX Ottobre (alle spalle del municipio)
cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-dell-antica-allifae
Condizioni di visita: ingresso gratuito
Questo piccolo ma interessante museo conserva reperti archeologici rinvenuti ad Alife ma anche nel resto della Valle Alifana, appartenenti a un arco temporale che va dal Neolitico al Medioevo. La maggior parte degli oggetti è però di epoca romana; si tratta di monili, armi, corredi e iscrizioni funebri, monete e frammenti di mosaici, frutto delle numerose campagne archeologiche condotte nell’area.

CATTEDRALE DI SAN SISTO
Piazza Vescovado
facebook.com/CattedraleAlife.ParrocchiaSantaMariaAssunta
Condizioni di visita: ingresso gratuito
Una breve passeggiata nelle vie del centro di Alife conduce in Piazza Vescovado, sulla quale si affaccia la Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta. Fondata nel XIII secolo ma rifatta nel Seicento, ha un vasto interno a tre navate decorato con marmi policromi. Nella prima cappella a destra sono addossati i resti di un portale del XIII secolo. L’abside è arricchita da un coro ligneo, mentre sotto l’altare della cappella del transetto sinistro riposa il corpo di San Sisto I, patrono della città (oltre che di Alatri, in provincia di Frosinone, con cui la città è gemellata); il San Sisto in Gloria è una tela settecentesca firmata da Antonio Cipullo. La cripta, ciò che resta della Cattedrale primitiva, è costituita da tre absidi semicircolari e vi si conservano sedici colonne romane, forse provenienti dal teatro. Alla base del cornicione del campanile sono incorporate alcune iscrizioni romane.

Iscriviti alla newsletter e partecipa alla community

Tienimi aggiornato

Partner

Touring Club Italiano
WWF
Slow Food Italia

Iniziativa in collaborazione con

Ministero della Cultura
UNESCO