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Veneto

Il Sile. Suggestioni lungo il fiume

Itinerario

Il Sile. Suggestioni lungo il fiume

in collaborazione con Touring Club Italiano

Se ha ancora un senso il mito di un Veneto d’acqua, è qui che lo si può trovare, in un territorio dal fascino misterioso dove polle sorgive, rivoli d’acqua, boschi planiziali tratteggiano l’area dove nasce il Sile, quella delle risorgive, tra Casacorba e Piombino Dese, capace di sorprendere per peculiarità e bellezza. Sinuoso, lento, il Sile scorre da ovest verso est, tra ambienti umidi di grande interesse, accanto ai quali si dipanano testimonianze del secolare operato dell’uomo, da sempre in simbiosi con il fiume. E lentamente entra a Treviso, che con un inconfondibile tessuto urbano si riflette nelle acque dei canali; e poi prosegue fino alla Laguna, dove si congiunge al mare. Un fiume da tutelare con il suo prezioso ambiente palustre, perciò nel 1991 è stato istituito il Parco naturale del Sile con l’Oasi di Cervara al suo interno.

Ha suggestioni antiche il fascino del Sile, un incanto unico nei suoi pittoreschi scenari, se non è passato inosservato neppure al Sommo Poeta, giacché nel IX canto del Paradiso così scriveva: «Là dove Sile e Cagnan s’accompagna». A sugellare già nel XIV secolo il rapporto tra Treviso e il suo fiume è Dante Alighieri, non certo indifferente al cospetto di uno degli scorci più celebri dell’iconografia trevigiana, che per la sua singolare bellezza meglio rappresenta l’eclettica topografia della città antica. È il tratto del Cagnan, conosciuto come canale dei Buranelli, nelle cui acque si specchiano dimore di varie epoche. Qui, nei magazzini della pescheria, vendevano il pesce pescatori provenienti da Venezia, ma anche dall’isola di Burano, ed ecco spiegata l’origine del nome del luogo. Nel 1865, a seicento anni dalla nascita del Sommo Poeta, Treviso ha voluto rendergli omaggio con la costruzione del ponte Dante, proprio alla confluenza del Cagnan Grande nel Sile.

Ha origine in un’area di grande interesse naturalistico il Sile, uno scenario inedito nel tratto che da Casacorba, passando per Badoere termina a Piombino Dese. È la zona delle risorgive, i cosiddetti “fontanassi”, che pur avendo subito alterazioni nel tempo conservano elementi emblematici come fontanili, laghetti, meandri con isole e golene, aree paludose, pianure torbose. Un territorio dal fascino misterioso, dove il risucchiare delle acque e il formarsi di piccoli gorghi hanno alimentato antiche leggende, come quella di carri e carrozze che venivano inghiottiti dalle acque, risparmiando solo bambini e animali. Nel 1991, a tutela del Sile, uno dei fiumi di risorgiva più lunghi d’Europa, è stato istituito il Parco naturale regionale del Sile. Una “Green Way” disegnata lungo l’intero corso d’acqua, dalle sue sorgenti sino alla foce nella Laguna, seguendo itinerari naturalistici, di arte e cultura, turistici ed enogastronomici, in uno scenario inedito, capace di sorprendere per peculiarità e bellezza. All’interno del Parco, l’Oasi di Cervara tutela un ambiente palustre di indiscussa importanza, prezioso rifugio della fauna selvatica.

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