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Veneto

Agricoltura sostenibile a Rovigo

Itinerario

Agricoltura sostenibile a Rovigo

in collaborazione con Slow Food

Biodiversità e sostenibilità: questi i fili conduttori di un itinerario che si snoda lungo la provincia di Rovigo. Si parte da Lusia e da un orto didattico circondato da alberi e arbusti di 60 varietà diverse. Qui il visitatore può raccogliere personalmente gli ortaggi e gustare piatti vegani da materie prime prodotte in loco. Ci si sposta nel capoluogo di provincia per scoprire tre tipologie di noci: la delicata lara, la chandler, la tulare dal sapore più deciso, da cui si ricavano anche salse, dolci, biscotti, nocino. Ecco quindi Ariano nel Polesine, dove i più piccoli possono imparare come funzionano agricoltura e allevamento virtuosi. Il percorso si chiude a Gavello, dove si ha a cuore il benessere dei bovini e di coltivano mele con i metodi di lotta integrata.

Biodiversità e sostenibilità: questi i fili conduttori di un itinerario che si snoda lungo la provincia di Rovigo. Si parte da Lusia, e da un’azienda biologica che, come dice già il nome, è anche un orto didattico: Il Profumo della Freschezza. Si estende per due ettari, circondata da alberi e arbusti di 60 varietà diverse. Oltre che acquistare i prodotti già pronti, il visitatore, guidato dal personale, può raccogliere personalmente gli ortaggi. Il ristorante vegano propone piatti preparati con materie prime autoprodotte. Si organizzano inoltre corsi per bambini e adulti. Ci si sposta nel capoluogo di provincia per scoprire le noci prodotte da Valier. In una storica tenuta strappata con tenacia alle paludi, si coltivano tre tipologie di noci (la delicata lara, la chandler, la tulare dal sapore più deciso). Oltre ai frutti, freschi e secchi, sono tanti i trasformati: salse, dolci, biscotti, panettoni quand’è il periodo, noci verdi candite, sott’olio e in agrodolce, e l’immancabile nocino. Attraverso il riciclo degli scarti di lavorazione e l’utilizzo di due impianti fotovoltaici l’azienda spicca per attenzione all’ambiente. Ecco quindi Ariano nel Polesine, dove l’agriturismo biologico Ai Pavoni, all’interno del Parco del Delta del Po, è gestito da oltre un secolo dalla famiglia Malin. Si coltivano e trasformano mele, pere, albicocche, prugne, kiwi, pesche, uva. La struttura è anche fattoria didattica, perfetta per fare conoscere ai più piccoli come funzionano agricoltura e allevamento virtuosi, e dispone di appartamenti per chi voglia fermarsi a pernottare. Il percorso si chiude a Gavello, dove la Fattoria Galassa ha a cuore il benessere dei bovini che alleva e coltiva mele con i metodi di lotta integrata, pratica basata su una drastica riduzione dell’uso di fitofarmaci. Le varietà sono le più famose royal gala e fuji e la meno nota ma altrettanto gustosa modì, dalla buccia molto rossa e dalla polpa di un giallo intenso: parte del raccolto è trasformato in succhi e confetture, pastorizzati senza aggiunta di conservanti.

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