
L’Eroica. In bici nelle Crete Senesi
Itinerario
L’Eroica. In bici nelle Crete Senesi
L'Eroica. Già il nome evoca immagini di ciclisti impolverati su biciclette d'acciaio, intenti a sfidare strade bianche sotto il sole della Toscana. Sebbene l'anima vintage dell'evento sia innegabile, il suo percorso può diventare un'avventura ciclistica aperta a chiunque. Si può quindi accantonare la rigida etichetta delle bici d'epoca (a meno che non se ne possieda una), e prepararsi a pedalare tra colline ondulate e cipressi in qualsiasi periodo dell’anno e con qualsiasi tipo di bici (con un occhio di riguardo ai copertoni). Esistono due percorsi permanenti, l’Eroica “classica” e l’Eroica Montalcino, più altri tracciati di diverse lunghezze e difficoltà. Tuttavia nessuno vieta di farne un mix e personalizzare il proprio viaggio. Non c’è dubbio: qualsiasi sia la scelta, la bellezza del paesaggio naturale e le atmosfere dei borghi che lo punteggiano lasceranno a bocca aperta. Si attraversano le colline argillose delle Crete Senesi partendo dalla tappa 8 della ciclabile Montalcino, che va da San Giovanni d’Asso a Buonconvento, per spostarsi poi sul tracciato dell’Eroica classica e altre varianti toccando Asciano e Monteroni d’Arbia.
Le Crete Senesi: un paesaggio quasi alieno nel cuore della Toscana che milioni di anni fa era un mondo sommerso dal mare. Poi le acque si sono ritirate facendo emergere sedimenti ricchi di argilla e minerali che tempo e vento hanno plasmato creando un panorama unico. Campi di grano dorati si alternano a calanchi bianchi, qualche cipresso isolato spicca come una pennellata verde in un quadro altrimenti monocromatico e i casolari sui colli sono i testimoni di una vita rurale che resiste al passare del tempo. Il modo migliore per immergersi in questo paesaggio è inforcare una bicicletta e seguire parte del tracciato dell’Eroica che si snoda tra strisce d’asfalto e strade bianche. La prima parte del percorso ricalca i circa 13 chilometri della tappa 8 dell’Eroica Montalcino, che alterna tratti di strada bianca sterrata a tratti d’asfalto e va da San Giovanni d’Asso, dove potersi inebriare del profumo di tartufo bianco, eccellenza locale a cui è dedicato anche un museo, a Buonconvento che, sorpresa delle sorprese, si discosta un po’ dallo stereotipo del borgo medievale grazie alle architetture liberty e déco dentro e fuori le mura. Da questo borgo rosso d’argilla, si torna sul tracciato dell’Eroica classica e seguendo strade perlopiù sterrate in aperta campagna, dove querce e filari di cipressi sono il preludio di poderi e fattorie, dopo circa 23 chilometri di pedalata si arriva ad Asciano, borgo dall’anima gentile, tanto da essere affettuosamente soprannominato "il Paese del Garbo”, appellativo coniato dai senesi nel XIV secolo, riconoscenti della cortesia e del valore della comunità ascianese. Lasciata Asciano, lungo la provinciale 12, si percorrono circa 16 chilometri su asfalto per la tappa finale, Monteroni d’Arbia, paese cresciuto intorno a un mulino fortificato probabilmente all’inizio del Trecento e dove ancora risuonano i passi dei pellegrini in viaggio sull'antica Via Francigena. Da qui, una bella strada bianca leggermente in salita porta a quel che rimane della Pieve di San Martino in Grania, un luogo colmo di atmosfera, storia e leggende.