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Toscana

Gli oli di oliva quercetana

Itinerario

Gli oli di oliva quercetana

in collaborazione con Slow Food

L’olivo quercetano è una varietà del comune di Seravezza (Lu) da dove si è diffuso nei comuni limitrofi. Oggi a rischio di scomparsa, è tutelato da un piccolo gruppo di tenaci agricoltori. La scoperta di questa pianta vigorosa, e dell’eccellente quanto raro olio extravergine biologico monovarietale che se ne ricava, parte da Montignoso. L’aspetto è limpido o leggermente velato, il colore verde oliva dorato. Ci si sposta dunque a Seravezza: qui l’extravergine, dal ventaglio aromatico ampio, è ottenuto con frutti di olivi secolari. L’itinerario si chiude a Pietrasanta, con un olio dall’ingresso in bocca dolce, un piccante in lieve evoluzione e note mandorlate a chiudere.L’olivo quercetano è una varietà del comune di Seravezza (Lu) da dove si è diffuso nei comuni limitrofi. Oggi a rischio di scomparsa, è tutelato da un piccolo gruppo di tenaci agricoltori. La scoperta di questa pianta vigorosa, e dell’eccellente quanto raro olio extravergine biologico monovarietale che se ne ricava, parte da Montignoso. L’aspetto è limpido o leggermente velato, il colore verde oliva dorato. Ci si sposta dunque a Seravezza: qui l’extravergine, dal ventaglio aromatico ampio, è ottenuto con frutti di olivi secolari. L’itinerario si chiude a Pietrasanta, con un olio dall’ingresso in bocca dolce, un piccante in lieve evoluzione e note mandorlate a chiudere.

La coltura dell’olivo in Versilia ha avuto nel corso dei millenni un’importanza primaria nell’economia locale imprimendo anche caratteristiche precise al paesaggio. L’olivo quercetano è una varietà del comune di Seravezza (Lu) – e più precisamente di una località che si chiama Querceta –, da dove si è diffuso nel tempo nei comuni limitrofi. Oggi a rischio di scomparsa, confinato in tanti piccoli appezzamenti, è tutelato da un piccolo gruppo di tenaci agricoltori. La scoperta di questa pianta vigorosa, e dell’eccellente quanto raro olio extravergine biologico monovarietale che se ne ricava, parte da Montignoso: qui, Cristina Ronchieri, la quale fa parte di un’associazione che raggruppa piccoli produttori locali impegnati nel recupero di antichi oliveti, produce un olio di quercetana dal gusto inizialmente verde e fresco, con note di frutta bianca e gradevole mandorla dolce nel finale. L’aspetto è limpido o leggermente velato, il colore verde oliva dorato. Ci si sposta dunque a Seravezza, “capitale” dell’olivo quercetano. Qui l’extravergine, dal ventaglio aromatico ampio, erbaceo su eleganti sfumature amare e piccanti e persistenti, è ottenuto dalla famiglia Lorenzetti con i frutti di olivi secolari. Notevole anche l’olio de Il Quercetano, azienda dalla storia recentissima ma già molto valida: il suo Etrusco è erbaceo, vegetale, con un percorso sensoriale vivace e armonico. L’itinerario si chiude a Pietrasanta, con una giovane azienda, La Stellata, il cui ambizioso progetto è valorizzare e produrre le eccellenze del territorio da far conoscere e gustare presso il bel ristorante dell’agriturismo. Il suo olio ha un ingresso in bocca dolce, di oliva matura, con un piccante in lieve evoluzione e note mandorlate a chiudere.

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