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Puglia

Gravina. Fascino sotterraneo

Itinerario

Gravina. Fascino sotterraneo

in collaborazione con Touring Club Italiano

Cisterne alte come Cattedrali, antichi acquedotti scavati nel tufo, vecchie grotte adattate a cantine, torchi, granai e forni, sotterranei di palazzi e fondamenta delle Chiese rupestri. Nonché ossari, simboli e bassorilievi si svelano misteriosi alla luce delle torce. Da secoli il sottosuolo di Gravina in Puglia custodisce, come un grande segreto, un mondo “alla rovescia”. Una volta usciti all’aria aperta, si va alla scoperta di altri “tesori di pietra”: le Chiese rupestri di San Basilio Magno, della Madonna della Stella e di San Michele delle Grotte che punteggiano i due lati della gravina, congiunti dal settecentesco ponte-acquedotto della Madonna della Stella. Dal ciglio del burrone si gettano, infine, splendidi colpi d’occhio sulla città abbarbicata sulle rocce e dominata dalla mole della superba Cattedrale.

Cantine, grotte, cunicoli, acquedotti, cisterne altissime, Chiese rupestri e sepolcri: sotto Gravina in Puglia si spalanca un mondo misterioso, che è possibile visitare accompagnati dalle guide dell’associazione turistica “Gravina sotterranea”. Si scende nelle viscere della terra, dove si dipana un reticolo di gallerie esteso due volte il centro storico: quello attualmente visitabile è molto più contenuto, ma provoca comunque le vertigini al pensiero della città costruita proprio sopra. Si ritorna all’aria aperta e si va alla scoperta, in pieno centro storico o abbarbicati al ciglio della gravina, di altre preziose testimonianze della vita e del culto ipogei. Si visitano le Chiese rupestri di San Basilio Magno e di Santa Maria degli Angeli e, sull’altro lato del burrone, quella della Madonna della Stella. Ma prima si attraversa lo scenografico ponte-acquedotto settecentesco, costruito su due ordini sovrapposti; da un lato le vasche per il lavaggio dei panni e per gli usi civili, dall’altro quelle per abbeverare gli animali. Al di là del viadotto, ai piedi dell’area archeologica di Botromagno, la zona detta del Padre Eterno è disseminata di tombe e Chiese rupestri. Di qui superba è la vista sulle case del centro storico arroccate sul burrone e sulla maestosa Cattedrale. Al rientro si penetra nelle profondità di San Michele delle Grotte, nel rione Fondovico, il più impressionante Complesso rupestre di Gravina.

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