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Piemonte

Valstrona. Le vie del legno

Itinerario

Valstrona. Le vie del legno

in collaborazione con Touring Club Italiano

«C’era una volta un pezzo di legno»: con questo incipit inizia il percorso nei villaggi della Valle Strona dove il mestiere del gràta gàmul, il lavoratore del legno, ha una tradizione antica. Si percorre la strada che s’inerpica verso l’aspra Alpe Quaggione prima di raggiungere Piana di Fornero, piccolo centro che custodisce la storica bottega Mastro Geppetto: qui, tra torni e pennelli, si assiste alla creazione di oltre cento modelli del burattino più amato del mondo, Pinocchio, la cui favola rievoca memorie d’infanzia. Si va poi a caccia di piccole creazioni in legno anche nelle botteghe di Forno, dove si rivive, tra giocattoli, pettini e utensili da cucina, l’ambiente di lavoro e di vita degli artigiani alpini.

Un tempo la Valle Strona era conosciuta come la “Valle dei gràta gàmul”, cioè i “grattagamole”, coloro “che fanno solletico ai tarli”, i tornitori e i lavoratori del legno. Nelle botteghe poste lungo il fiume Strona, il corso d’acqua che dà il nome alla valle e ne incide le montagne, si tornivano e lavoravano utensili da cucina, ciotole, mestoli e piccoli oggetti d’arredo, già molto prima che arrivasse l’energia elettrica. Oggi la Valle Strona è chiamata da tutti “Valle dei Pinocchi” perché gli artigiani del luogo si sono specializzati nel dar vita con le loro abili mani al burattino più amato del mondo. A Piana di Fornero, frazione di Valstrona, si può visitare la sua casa bussando alla porta di Giovanni Piana, in arte Mastro Geppetto, che da oltre cinquant’anni scolpisce nel legno Pinocchi di tutte le fogge, insigniti del marchio “Piemonte Eccellenza Artigiana”, per poi venderli a Collodi, patria toscana del burattino, ma anche nelle città d’arte e nelle fiere di tanti paesi montani. Più di cento sono i passaggi che occorronoper realizzare un Pinocchio snodabile completo e cento i modelli del personaggio di Collodi creati in questo laboratorio con un estro e una fantasia inesauribili. E i volti, segnati da occhi arguti e nasini o nasoni allungati, quando il burattino si lascia scappare qualche bugia, sono dipinti tutti a mano con tanto lavoro, meticolosità e infinita pazienza. La caccia al tesoro di piccoli oggetti in legno, pettini, flauti e Babbi Natale, può continuare nelle botteghe di Forno di Valstrona, un paese dalle case in pietra incorniciate dalle montagne che sembra estraneo al fluire del tempo.

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