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Molise

Formaggi della provincia di Isernia

Itinerario

Formaggi della provincia di Isernia

in collaborazione con Slow Food

La produzione casearia a latte crudo gode di un’antichissima tradizione in provincia di Isernia. Si parte da Agnone e dal suo caciocavallo proposto in tre versioni: semistagionato, stagionato, extrastagionato in cantina. Ci si sposta a Carovilli, per gustare le manteche, ovvero sfere di burro avvolte in un sottile strato di pasta di caciocavallo. Le vacche di razza bruna prevalgono a Vastogirardi: qui merita senz’altro la stracciata, un formaggio fresco che, se conservato per qualche giorno, diventa spalmabile. Ultima tappa Capracotta dove, sempre con latte di razza bruna italiana si ricavano la ricotta e il caciocavallo macchione stagionato in grotta.

L’allevamento bovino, così come la produzione casearia, gode di un’antichissima tradizione in provincia di Isernia. Per conoscere le principali specialità di queste terre, tutte a latte crudo, si parte da Agnone e dal suo caciocavallo. Dal caseificio Di Nucci i metodi sono tradizionali, gli strumenti in legno, il latte dei pascoli circostanti. Questo classico formaggio a pasta filata è proposto in tre versioni: semistagionato (fino a tre mesi), dalla crosta chiara e dalla consistenza morbida e pastosa; stagionato (da quattro a otto mesi), dal sapore più deciso e la pasta leggermente sfogliata; extrastagionato in cantina per oltre un anno, complesso, armonico e inaspettatamente solubile. Ci si sposta a Carovilli, in una delle zone più verdi e belle dell’alto Molise. Qui, Roberto d’Andrea, pastore, casaro e figlio d’arte, produce con latte locale le principali specialità casearie del posto: tra queste le manteche, ovvero sfere di burro avvolte in un sottile strato di pasta di caciocavallo, secondo l’antico metodo di conservazione nato quando non esistevano i frigoriferi. Le vacche di razza bruna prevalgono nell’allevamento del caseificio Fonte Luna, a Vastogirardi. Difficile scegliere fra le tante bontà, ma merita senz’altro la stracciata, un formaggio a pasta filata che può essere tagliato in strisce ripiegate più volte l’una sull’altra o intrecciate; se conservata per qualche giorno, diventa spalmabile e ancora più gustosa. Ultima tappa Capracotta e il caseificio dei fratelli Pallotta, i quali gestiscono un allevamento di vacche di razza bruna italiana. Qui sono da non perdere la ricotta e il mitico caciocavallo macchione, morbidissimo e piccante: di grossa pezzatura, è prodotto tra dicembre e aprile e stagionato in grotta.

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