Copertina dell'itinerario Agnone. Il borgo delle campane. MOLISE-wide-scaled-1.jpg
Molise

Agnone. Il borgo delle campane

Itinerario

Agnone. Il borgo delle campane

in collaborazione con Touring Club Italiano

È un’infilata di campanili e tetti rossi a dare da lontano il benvenuto ad Agnone, che dai suoi oltre 800 metri d’altitudine contempla lo splendido paesaggio altomolisano. Conviene farsi tentare da un trekking urbano alla scoperta di portali scolpiti e piazze lastricate, vicoli, scalinate e vedute panoramiche sulla valle del fiume Verrino. In un crescendo di stupore, si toccano i numerosi luoghi sacri e le memorie storiche di questo antico borgo, in cui spicca la singolare presenza di elementi veneziani. Per ultimo, ci si lascia incantare da un mestiere quasi scomparso, come il ramaio, e da un altro, al contrario ancora vivissimo, quello del fonditore di campane, al quale Agnone ha dedicato un prezioso museo.

Ad Agnone ci si lascia condurre dalle stradine acciottolate e dai campanili all’orizzonte: sono ben sedici i luoghi di culto di questa cittadina dell’Alto Molise allungata su un colle e denominata l’“Atene del Sannio” per l’importanza delle sue tradizioni storiche e culturali. Oggi Agnone si fregia della Bandiera Arancione, il riconoscimento attribuito dal Touring Club Italiano ai piccoli centri dell’entroterra che si distinguono per le particolari qualità turistico-ambientali, che racchiudono anche prodotti tipici come il caciocavallo e i confetti ricci e le tradizioni assai vive del borgo. Ad attirare lo sguardo non sono solamente le chiese, alcune delle quali autentici gioielli artistici, ma anche i palazzi, i portali scolpiti, le bifore gotiche e i leoni in pietra, ricordi dell’antica presenza veneziana. E per trovare un momento di contemplazione, niente di meglio che immergersi nelle collezioni di libri antichi che ne fanno una piccola arca del sapere letterario. Non solo museo a cielo aperto, Agnone si offre al visitatore come un borgo operoso: se dell’antica arte della lavorazione del rame oggi resta solo qualche ricordo e un museo, vanto della cittadina e del Molise intero è la fabbricazione di campane, una tradizione rimasta immutata da almeno mille anni e che si scopre in un museo sorprendente e istruttivo. Si saluta infine Agnone dal belvedere Ripa, da cui lo sguardo può spaziare libero sulle colline, i paesi intorno e la valle del Verrino.

 

 

 

 

Dove mangiare

Locanda Mammì
Località Castelnuovo 86 - Agnone (IS)
Tel. 0865 77379
info@locandamammi.it
locandamammi.it
Stefania, giovane allieva di Niko Romito, corona il sogno di molti, in Molise, terra d’origine e apre il suo Mammì, in onore della nonna da cui ha ricevuto la grande passione che la lega alle tradizioni gastronomiche regionali. Una mano quindi che rispetta i valori del cucinare semplice ma che non è, giustamente, priva di ambizioni. Il ristorante nei suoi ambienti è rustico, travi, legno, mattoni a vista, semplice, accogliente. In tavola si alternano piatti realizzati con materie prime a chilometro zero e ingredienti di stagione. Tra le specialità segnaliamo: eliche pecora e pecorino, agnello cime di rapa e arachidi e, come dolce, capra e arancia.

Dove dormire

Santo Stefano dei Cavalli
Contrada Castelnuovo 158, località Santo Stefano - Agnone (IS)
Tel. 330 738199
s.stefanodeicavalli@libero.it
santostefanodeicavalli.com
In un villaggio rurale che sorge su un poggio panoramico, una caratteristica struttura composta dall'abitazione principale, da due casolari in pietra e da una baita aperta agli ospiti, da una scuderia per i cavalli e da un'ampia voliera con svariate specie di pappagalli. Gli ambienti sono rustici e accoglienti, con le pareti in pietra, i soffitti in legno, i pavimenti in cotto e i mobili in arte povera, proprio come nelle vecchie case di campagna.

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