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Lombardia

Sesto S. Giovanni. L’Hangar del design

Itinerario

Sesto S. Giovanni. L’Hangar del design

in collaborazione con Touring Club Italiano

Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, è con molta probabilità una delle più interessanti dimostrazioni di come industria e arte possano convivere. Qui si trovano spazi industriali che sono stati riconvertiti diventando luoghi stimolanti e aperti a tutti. C’è il quartier generale Campari, inaugurato nel 2009 su progetto di Mario Botta e Giancarlo Marzorati, e tutto quel che contiene. Ci sono gli spazi della ex Breda, tra i protagonisti della rivoluzione industriale a cavallo tra il XIX e il XX secolo, sudore e gloria dell’industria pesante italiana. Qui si costruivano treni, locomotive, aerei militari, autocarri e altri macchinari. Entrando nella grande fabbrica, sotto gli stessi scheletri di ferro che ospitavano migliaia di operai, si resta affascinati da un sorprendente gioco di contrasti tra archeologia e arte contemporanea. E se il principio da seguire è quello del recupero di spazi industriali che oggi assumono nuove funzioni, a poca distanza, si può invece camminare liberamente tra gli enormi Sette Palazzi di Kiefer nell’HangarBicocca, scegliere una mostra temporanea o dedicarsi alle collezioni permanenti che raccontano la storia del disegno industriale italiano, un’eccellenza lombarda.

Sesto San Giovanni, ex polo dell’industria siderurgica che nella prima metà del Novecento ha costruito una parte importante d’Italia, anche in termini di costume e comunicazione. C’è l’esposizione della Galleria Campari, un chiaro esempio di quanto il design sia importante punto di incontro tra arte e imprenditoria. Era il 1904, e Davide Campari, ottimo esteta e uomo di marketing figlio del liquorista fondatore di Campari, fece realizzare il primo stabilimento di produzione in stile Liberty, con piastrelle di ceramica a motivi floreali. Oggi la fabbrica è armoniosamente inglobata all’interno del più recente complesso e ospita al suo interno un museo interattivo e multimediale, dedicato al marchio, al prodotto e al legame a doppio filo di Campari con la comunicazione attraverso l’arte e il design. Si può camminare sotto la monumentale struttura del Carroponte, lunga 200 m e larga 60, con le sette gru alte 20 m che prelevavano i pesantissimi rottami di ferro destinati alle fonderie della Falk attraversando sui binari l’intera città di Sesto. Oggi ai rumori di movimentazione dei materiali pesanti si sono sostituite le chitarre dei concerti rock e di altre manifestazioni all’aperto che si tengono in estate, tra le grandi opere dell’ingegneria meccanica come la locomotiva Breda 830 n. 17 parcheggiata nel parco. Infine, uno dei luoghi rappresentativi di questa trasformazione è l’HangarBicocca, spazio in continua evoluzione che ha convertito le officine Ansaldo-Breda in una delle più grandi fabbriche d’arte contemporanea. Babele di linguaggi espressivi che quasi disorienta quando si cammina alla base dei Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, le torri alte fino a 18 m realizzate con moduli di cemento appositamente per questo spazio che Pirelli ha voluto “per far dialogare discipline diverse”. Suggestioni post industriali che cominciano con la grande opera in ferro di Fausto Melotti all’ingresso dell’hangar.

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