
Viterbo. La magia del Medioevo
Itinerario
Viterbo. La magia del Medioevo
Stradine tortuose che fuggono dalla via principale, case che si uniscono l’una all’altra con scenografici “cavalcavia” duecenteschi, e poi torri severe, finestre gotiche e cortili, antichi insediamenti dei cavalieri dell’Ordine del Tempio ed eleganti loggiati. Passeggiare adagio nel quartiere San Pellegrino è come ritrovarsi in una scenografia di otto secoli fa, entrando in uno straordinario e intatto frammento di architettura medievale. Nel cuore di Viterbo, a fianco della Cattedrale, si trova il Palazzo dei Papi, dove possiamo immaginare le peripezie medievali che hanno portato alla nascita del conclave. Dopo la visita, è il tempo di un relax antico da cercare in un bagno benefico tra le acque termali care a Etruschi e Romani, celebri al punto di essere citate dal “sommo poeta”, Dante Alighieri.
Stradine tortuose fuggono dalla via principale, case si tengono con scenografici “cavalcavia” duecenteschi, e poi torri, cortili, loggiati. Passeggiare con calma nel quartiere San Pellegrino di Viterbo è come entrare in una meravigliosa macchina del tempo e fare un salto indietro di otto secoli, ritrovandosi accanto a dame e cavalieri in armatura, giullari e giocolieri, immersi in leggende e racconti. Così, mentre lo sguardo segue gradino dopo gradino l’incedere di una scala esterna verso una bifora leggera ed elegante, ecco uno slargo e la caratteristica forma a fuso della fontana del Piano (o di Pianoscarano), risalente, nelle forme attuali, al XIV secolo. La luce sfuma, si attraversa un portico che accompagna alla Chiesa di Sant’Andrea e di vedetta, lassù, ecco la vela del suo campanile. Il cuore e l’asse del quartiere sono la Piazzetta e la Via dedicate a San Pellegrino, dove si trovavano gli ospitali per i viaggiatori che percorrevano la Via Francigena diretti a Roma. A pochi passi di distanza dal quartiere del Medioevo è irrinunciabile la visita al centro religioso della città: Piazza San Lorenzo, con la Cattedrale e il Palazzo dei Papi, ai cui piedi sorge la Chiesa di Santa Maria in Carbonara, che fu al centro di un insediamento dei Templari in città e ancora conserva un emblema con il tau, simbolo dei misteriosi cavalieri. Tra le imponenti mura del Palazzo dei Papi nacque il conclave: dopo quasi due anni di riunioni infruttuose seguite alla morte di Clemente IV (1268), i Viterbesi persero la pazienza e chiusero a chiave (cum clave) i porporati nella sala, scoperchiarono il tetto lasciandoli esposti alle intemperie e li nutrirono solo a pane e acqua, fino all’elezione di Gregorio X nel 1271. Ma Viterbo è anche città dalle “acque magiche”, fonti termali apprezzate fin dall’antichità. Gli stabilimenti dotati di hotel, ristoranti e piscine, sono molto apprezzati per le proprietà delle acque e dei fanghi utilizzati a fini terapeutici: l’ideale per una sosta che a una notte riposante aggiunga una giornata di salubre relax prima della partenza.