
Tarquinia. Le donne dell’Etruria
Itinerario
Tarquinia. Le donne dell’Etruria
Erano belle e potenti, sofisticate ed eleganti, le donne della potentissima città etrusca di Tarquinia. Si possono “scoprire” percorrendo un itinerario tra le tombe della necropoli dei Monterozzi. Il passo leggero di un’equilibrista spicca tra gli affreschi della Tomba dei Giocolieri, mentre il sorriso enigmatico di Velia Seithiti risplende nella Tomba degli Scudi. Le danzatrici si muovono con eleganza nelle pitture della Tomba delle Leonesse e della Tomba Cardarelli, mentre la bella Ravnthu Aprthnai, erede di due ricche stirpi di mercanti, osserva il visitatore dalla tenue penombra della Tomba dell’Orco. Tra questi affreschi ci si immerge in un’era lontana e affascinante in cui la società etrusca era dominata dalle donne.
Quella dei Monterozzi, a poca distanza dalle mura e dal centro di Tarquinia, è una delle necropoli più importanti dell’Italia etrusca. Il suo nome deriva dalle forme del suo paesaggio, segnato fin dall’antichità da piccole collinette che celavano alcune delle tombe dipinte più fastose e meravigliose dell’età degli Etruschi. Lunghi studi archeologici hanno portato alla scoperta delle sepolture, poi al loro studio e infine al loro restauro, al termine del quale gli affreschi sono visibili attraverso vetrate stagne, per evitare che i cambi di temperatura e umidità negli ambienti ipogei deteriorino i forti colori e le linee delicate delle pitture. In molte delle sepolture affrescate, l’immagine delle donne dell’Etruria risalta appieno, a testimoniare il ruolo importante e non certo sottomesso e marginale delle grandi dame dell’antica città. Si ammirano signore affascinanti che presenziano a ricchi banchetti con ospiti di riguardo e le evoluzioni di ballerine esili e graziose che si muovono delicatamente sulle pareti di altre tombe. Molto spesso queste donne dell’alta società etrusca erano eredi di importanti stirpi di mercanti, ricche grazie ai commerci che interessavano l’Italia centrale, la Magna Grecia e il Mediterraneo. La visita alla necropoli è un’occasione eccezionale per conoscere da vicino i riti e le consuetudini della società etrusca, nella quale un ruolo fondamentale era assegnato proprio alla donna.