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Abruzzo

Vastese. Antiche città romane

Itinerario

Vastese. Antiche città romane

in collaborazione con Touring Club Italiano
Lungo la balconata che si affaccia sulla costa adriatica, si va alla scoperta della romana Histonium, nome antico di Vasto, protesa sul cosiddetto golfo d’Oro. Dal belvedere della Villa Comunale, si scende la rampa per ammirare due cisterne romane e proseguire per il Museo di Palazzo d’Avalos dove si scoprono le testimonianze dell’antico municipium. Più in là, il portale residuo di una chiesa franata annuncia l’area archeologica delle terme, dove si apprezzano raffinati mosaici di scene marine. Lasciata la costa, ci si sposta sul pianoro dominato da Montenerodomo, dove tra i pascoli che guardano la Majella si giunge al municipium romano di Iuvanum. Qui si cammina sul basolato antico delle strade e sul lastricato del Foro, tra la basilica e le tabernae. Dall’acropoli si scende poi al teatro, tuttora in uso, e alle terme accanto alle quali si può visitare il ricco Museo archeologico.
Due antiche città, entrambe fondate da popoli sannitici e cresciute in epoca romana: la prima sulla costa, Histonium, è l’odierna Vasto, l’altra, Iuvanum, si trova in montagna nelle vicinanze di Montenerodomo. Per passeggiare nella storia si comincia da Vasto, dal belvedere della Villa Comunale da cui si scende alla Loggia Amblingh, una bella passeggiata affacciata su orti, ulivi e agrumeti a picco sul golfo. Subito dopo si passa accanto a due grandi cisterne romane, oggi sale di un ristorante le cui ampie vetrate permettono di vedere ancora la poderosa struttura originale. Proseguendo lungo la cortina di case-mura che guardano il mare, si arriva all’alta cinta muraria del giardino napoletano del Palazzo d’Avalos, sede dei Musei Civici, di cui fa parte il Museo archeologico, che documenta la fioritura di Histonium, la città che i romani svilupparono dopo averla conquistata ai sanniti frentani. Tra i primi reperti si ammira l’imponente sarcofago di Publius Paquius Scaeva, che fu proconsole di Cipro, e della moglie. Di nuovo all’aperto, si riprende a godere della vista del golfo, su cui affaccia lo scenografico portale di San Pietro, isolato residuo dell’antica chiesa crollata nell’imponente frana del 1956, in cui si notano elementi appartenuti a un tempio dedicato a Cerere. A poca distanza si entra anche nelle terme romane, disposte su terrazze digradanti vista mare. E sembra che il mare abbia invaso gli ambienti lasciando sul pavimento, composto da minute tessere nere, bianche, avorio e grigie, grandi immagini di pesci e fantastiche creature dominate da un possente Nettuno. Conclusa la passeggiata archeologica di Histonium, ci si dirige all’interno, nei pressi di Montenerodomo, per visitare il Parco archeologico di Iuvanum, municipium romano posto su un altopiano a 972 m di quota, che regala vasti orizzonti e un’emozionante vista della Majella. Della città romana si possono percorrere le strade e la piazza del Foro, e immaginare gli intrattenimenti nel piccolo teatro, ancora in uso, accanto alle terme.
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