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È punteggiato disegnano palazzi medievali e chiese graziose il piccolo borgo di Calascio, raggomitolato a 1200 metri tra le cime del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga di cui fa parte. Circa 130 gli abitanti di questa minuscola comunità che si anima al viavai di turisti che qui fanno tappa per salire all’omonima rocca medievale che la domina dall'alto. È così imponente e intatta Rocca Calascio da essere diventata il set ideale di mol-tissimi film di ambientazione medievale, oltre che una delle cartoline più tipiche di tutto l’Abruzzo. Fu fondata intorno all’anno Mille e nei secoli dotata di poderose fortificazioni per mano delle famiglie che, per la sua posizione strategica, ne acquisirono il possesso: i Carapelle nel XIV secolo, la famiglia dei Piccolomini nel XV, quella dei Medici nel XVI secolo. La rocca infatti era un efficacissimo punto di osservazione militare da cui, attra-verso l’uso di torce e specchi, si riusciva a comunicare con gli altri castelli fino alla costa adriatica. Ai suoi piedi veglia la rinascimentale chiesetta di Santa Maria della Pietà, a pian-ta ottagonale, costruita su un’antica edicola votiva e affacciata sulla piana di Navelli.