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Toscana

Ville e giardini medicei della Toscana: parco di Pratolino

Itinerario

Ville e giardini medicei della Toscana: parco di Pratolino

in collaborazione con Unesco

Dodici ville e due giardini ornamentali disseminati nel paesaggio toscano costituiscono un sito che è testimonianza dell’influenza esercitata dalla famiglia Medici sulla cultura europea moderna attraverso il mecenatismo delle arti. Realizzati tra il XV ed il XVII secolo, essi rappresentano un originale sistema di costruzioni rurali in armonia con la natura, dedicate al tempo libero, alle arti e alla conoscenza.

Le ville manifestano innovazione nella forma e nella funzione, rappresentano un nuovo tipo di residenza principesca differente sia dalle fattorie di proprietà di ricchi fiorentini del periodo sia dai castelli, emblema del potere signorile.  

Le ville medicee costituiscono il primo esempio di connessione tra habitat, giardini e ambiente, un riferimento costante per le residenze principesche in Italia e in Europa. I loro giardini e l'integrazione nell'ambiente naturale hanno contribuito allo sviluppo di una sensibilità estetica rispetto al paesaggio caratteristica dell'Umanesimo e del Rinascimento.

Le ville e i giardini medicei che costituiscono il sito Patrimonio Mondiale sono stati individuati per il particolare valore rappresentativo e rilevanza culturale, artistica e paesaggistica, per l'elevata qualità e il grado di autenticità e di integrità riscontrati.

Si tratta dei seguenti beni: Villa di Careggi,Villa di Castello, Villa della Petraia, Giardino di Boboli, Villa del Poggio Imperiale a Firenze, Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, Villa de Il Trebbio a San Piero a Sieve, Villa Medici di Fiesole, Villa di Cerreto Guidi, Giardino di Pratolino a Vaglia,  Villa di Poggio a Caiano, Villa di Artimino a Carmignano, Palazzo di Seravezza, Villa La Magia a Quarrata.

Tra questi il Parco di Pratolino, parte di un complesso iniziato nel 1568 dai Medici, sotto la direzione di Buontalenti. Modello europeo nell’arte dei giardini, dovette la sua fama di “giardino delle meraviglie” a straordinarie invenzioni idrauliche e meccaniche. Privato della villa originaria, sostituita alla fine del XIX secolo, conserva tra altri manufatti superstiti di epoca medicea un’opera d’arte eccezionale come il colosso dell’Appennino del Giambologna.  

Criterio (ii): Le ville e giardini medicei della Toscana sono la testimonianza, in sintesi, della residenza rurale aristocratica quale incarnazione, sul finire del Medioevo, di una serie di nuove ambizioni politiche, economiche ed estetiche.Le ville e giardini costituirono modelli che si diffusero ampiamente in tutta Italia durante il Rinascimento e poi in tutta l'Europa moderna.

Criterio (iv): Le nobili residenze medicee costituiscono esempi eminenti della villa aristocratica di campagna dedicata al tempo libero, alle arti e alla conoscenza. Nel corso di un periodo che abbraccia quasi tre secoli, i Medici svilupparono molte soluzioni architettoniche e decorative innovative. L’insieme rappresenta una testimonianza dell’organizzazione tecnica ed estetica dei giardini in associazione al loro ambiente rurale, dando risalto ad uno specifico stile di paesaggio dell’’età dell’Umanesimo e del Rinascimento.

Criterio (vi): Le ville e i giardini medicei, insieme con i paesaggi toscani di cui sono parte, hanno dato un primo e decisivo contributo alla nascita di una nuova estetica e stile di vita. Essi rappresentano una testimonianza eccezionale di mecenatismo culturale e artistico sviluppato dai Medici. Ville e giardini medicei costituirono una serie di luoghi chiave ove emersero ideali e tendenze proprie del Rinascimento italiano, che ebbero seguito e diffusione in tutta Europa.

Criteri di iscrizione previsti dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale

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